Intossicato in una cisterna, resta grave l’operaio

PARRE. L’incidente nella zona del monte Alino, sopra l’abitato. L’operaio è ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

Restano serie le condizioni del 50enne ucraino, residente a Bergamo, rimasto vittima di un infortunio sul lavoro nella tarda mattinata di sabato 29 giugno, a Parre, e ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Insieme al proprietario (un 72enne) del terreno teatro dell’accaduto, nella zona del monte Alino, sopra l’abitato di Parre, si era calato all’interno di una cisterna d’acqua per ripulirla dal fango. Si trovavano a circa cinque metri di profondità quando entrambi hanno accusato un malore. Fortunatamente il 72enne è riuscito a uscire dalla cisterna, risalendo dalla scala, e ha lanciato l’allarme poco prima delle 11. Subito è stata allertata la macchina dei soccorsi e sul posto sono giunte due ambulanze, una della Croce Blu di Gromo e l’altra della Croce Rossa Italiana delegazione Alta Valle Seriana, l’elisoccorso alzatosi in volo da Bergamo, i Vigili del fuoco da Clusone e Bergamo, una delegazione del Soccorso alpino di Clusone e i carabinieri di Clusone. Presenti anche i tecnici di Ats Bergamo per i rilievi del caso.

Il 50enne, operaio di una ditta edile, è stato caricato su una carrucola predisposta dal Soccorso alpino ed estratto dai Vigili del fuoco che si sono calati con l’autorespiratore. Quasi subito ha perso conoscenza ed è stato trasportato con l’elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è giunto in codice rosso. La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, ma sembra che a causare il malore dei due uomini sia stata la fuoriuscita di gas dalla pompa a gasolio con la quale stavano lavorando.

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