Cronaca / Valle Seriana
Mercoledì 11 Dicembre 2024
Internati militari: medaglia d’onore per 38 castionesi
LA CONSEGNA. Sabato 14 dicembre la cerimonia a Castione della Presolana: con questa tornata salgono a 120 i riconoscimenti consegnati ai parenti dei deportati.
Trentotto nuove medaglie - che si aggiungono alle 28 dell’anno scorso e alle 7 precedenti - verranno consegnate sabato 14 dicembre a Castione della Presolana ai parenti degli internati militari italiani del paese. Grazie al lavoro dell’Associazione nazionale dei reduci della prigionia e al gruppo Alpini Presolana, sono state ricostruite le storie di questi castionesi che, dopo l’8 settembre del 1943, scelsero di non aderire alla chiamata alle armi nazi-fascista e andarono incontro al rastrellamento e all’internamento nei campi di lavoro tedeschi.
Sabato 14 dicembre alle 10,30, in municipio, sarà il viceprefetto Iole Galasso, commissario straordinario del Comune di Castione, insieme ad Andrea Iannotta, a consegnare il riconoscimento ai parenti.
Le storie
Tra gli Imi decorati c’è anche chi aveva già ricevuto un riconoscimento per i propri meriti, come Bortolo Ferrari, nato a Castione il 16 settembre 1914, alpino del 5° reggimento battaglione Edolo, che aveva preso parte alla campagna di Russia ed è stato decorato con la medaglia di bronzo per atto eroico a seguito della battaglia di Nikolaevka del gennaio 1943. Dopo l’8 settembre venne fatto prigioniero dai tedeschi e internato nel lager di Osnabruck, sino alla liberazione nell’estate del ’45.
Da Osnabruck a Cefalonia
Ha una storia particolare anche Luigi Ferrari, nato a Castione il 24 maggio 1919, sottotenente del 317° reggimento fanteria Acqui, che partecipò alla campagna di guerra in territorio Metropolitano e nelle isole dell’Egeo e morì sull’isola di Cefalonia, nell’eccidio del 24 settembre ‘43.
È legata alla Grecia anche la storia di Tomaso Ferrari, nato il 23 maggio 1913: imprigionato dai tedeschi nel lager di Volo, in Tessaglia, è stato liberato dai partigiani greci e si è unito alla loro lotta contro le forze nazi-fasciste, prima di tornare a casa, il 4 maggio del ‘45.
Tra le vicende più tragiche c’è quella di Giovanni Rossi, nato il 9 dicembre del 1924 ad Azzano San Paolo, ma da mamma di Castione (di cognome Battaglia). Alpino del battaglione Edolo, è stato chiamato alle armi il 30 agosto del ’43, all’età di soli 18 anni. Da lì a pochi giorni l’internamento, nel lager III D di Berlino.
Molti furono internati nel lager di Vienna
«Tra gli aspetti peculiari di questi internati castionesi – fa notare Maurizio Monzio Compagnoni, che ha condotto la ricerca sulle loro storie, come già avvenuto per numerosi altri Comuni bergamaschi – c’è il fatto che molti risultano internati nel lager XVII di Vienna: i documenti di diversi di loro riportano questa indicazione».
Rimangono ancora 47 nominativi per i quali ricercare i parenti, che potranno poi fare domanda.
Con le medaglie – riconosciute dal presidente della Repubblica – assegnate in questa tornata salgono a circa 120 quelle consegnate ai parenti di internati militari castionesi. «Rimangono ancora 47 nominativi per i quali – spiega ancora Monzio Compagnoni – ricercare i parenti, che potranno poi fare domanda».
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