Insieme per curare: la dottoressa russa e la collega ucraina che vaccinano i profughi

La storia A Gazzaniga un centro visite per chi è sfuggito alla guerra: le due professioniste dei due Paesi in conflitto lavoreranno insieme per chi soffre.

Hanno lo stesso nome, anche se si scrive in modo differente: Tatiana Utyatnikova ha 51 anni ed è russa, lavora come pediatra all’Asst Bergamo Est; la sua collega, che è libera professionista sempre in servizio all’Asst Bergamo Est si chiama Titiana Temna, ha 47 anni, ed è arrivata nella Bergamasca nel 2004 da Sumy, in Ucraina. In questi giorni, peraltro, Titiana ha anche accolto a casa sua la sorella con i suoi due bambini: «Sono riusciti a scappare da lì alle prime avvisaglie di guerra, la nostra città d’origine è a poche decine di chilometri dal confine russo, mia sorella è fuggita in auto grazie a un passaggio di alcuni conoscenti. Ha impiegato 5 giorni per mettersi in salvo, sono andata a prenderla in Ungheria, ora è al sicuro». Le dottoresse Tatiana e Titiana faranno parte della stessa équipe che lavorerà nel centro per visite e vaccini destinati ai profughi ucraini, che aprirà i battenti domani, 23 marzo, a Gazzaniga, nella Casa di comunità.

«Non ho ancora avuto modo di incontrare la mia collega ucraina Titiana, ma di certo

ci siamo incrociate in passato all’Asst Bergamo Est – spiega la russa Tatiana – . Può sembrare singolare, sì, che ci troviamo a lavorare fianco a fianco, noi che veniamo da due Paesi che adesso sono in conflitto. Ma nel mio animo non c’è stupore, però: adesso è il momento di aiutare i popoli, accogliere chi soffre. Mi fa lavorare con la collega ucraina per assistere i profughi del suo Paese: fare il medico è curare, senza guardare a differenze politiche o di origine. E, comunque, non sono certo io che ho dichiarato guerra all’Ucraina. Io devo aiutare chi soffre, l’ho scelto per vocazione». In questi giorni Tatiana non potrà cominciare subito il suo impegno nel centro di Gazzaniga perché è positiva al Covid, e deve restare in isolamento: «Spero di poter tornare al lavoro il prima possibile. Proteggere i bambini e i profughi da questo virus è molto importante. Farò del mio meglio, insieme alla mia collega».

Titiana, la dottoressa ucraina, intanto ha già lavorato nei centri vaccinali dell’Asst Bergamo Est ed è già in campo per i profughi: «Sono contenta di poter lavorare con la collega russa per accogliere questa gente e aiutarla: hanno bisogno di tutto. Le differenze di nazionalità non contano, quando si curano le persone: quando indossiamo il camice l’unica cosa importante è far stare bene chi soffre».

Gli orari del centro

Il centro per prime visite e vaccinazioni a Gazzaniga apre domani, 23 marzo: per il momento funzionerà al mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13,30 e dalle 14 alle 16,30. «Ma presto verrà istituito l’accesso libero, come richiesto dalla Regione Lombardia – spiega l’infettivologa dell’Asst Bergamo Est Monica Airoldi – . Accoglieremo bimbi e adulti per un primo filtro sanitario con anamnesi clinica e vaccinale; proporremo sia il vaccino Covid, sia la possibilità di accedere agli altri vaccini che qui in Italia sono obbligatori per l’età pediatrica e anche quelli consigliati. Saranno proposti anche agli adulti: le coperture vaccinali in Ucraina non superano il 36%».

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