Il tennis orobico piange Marchesi. «Maestro e uomo di gran cuore»

ROVETTA. Dopo una lunga malattia, aveva 57 anni. Lascia moglie e tre figli. Il ricordo di Paolo Canè, venerdì 6 dicembre i funerali.

Stimato maestro federale di tennis e padel, uomo sportivo e di gran cuore, adorato papà e marito, è morto ieri nella sua casa a San Lorenzo di Rovetta, circondato dalla sua famiglia. Manuel Marchesi, aveva 57 anni ed era malato da tempo. Un giorno triste per il tennis bergamasco: Manuel era molto conosciuto in città e in provincia proprio per lo sport cui si era avvicinato a nove anni e a cui ha dedicato tutta la sua vita guidando con passione e dedizione sui campi di tennis e padel tanti giovani e adulti.

La famiglia era al centro dei suoi pensieri: la moglie Eleonora, le tre figlie Francesca, Melissa e Ginevra. Un padre presente, un amico di gran cuore e una persona che molti ieri hanno ricordato proprio per la sua umanità, correttezza, gentilezza, un uomo con cui era impossibile non andare d’accordo.

Il ricordo di Manuel Marchesi

«Era una bella persona», «Solare, ha affrontato la malattia con positività», «un papà presente e amorevole» lo ricordano i tanti amici dentro e fuori dal campo che sin da ieri pomeriggio hanno visitato la camera ardente nella chiesetta di San Salvatore a Fino del Monte.

Originario di Valtesse a Bergamo, Manuel aveva perso i genitori da bambino ed era cresciuto con il cugino Fabio Malgaroli e gli zii, a due passi dal Tennis Bergamo. Insieme al cugino aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del tennis: «Ricordo che seguivamo i nostri papà che giocavano spesso insieme e finalmente a 9 anni abbiamo iniziato anche noi a prendere lezioni - lo ricorda il cugino Fabio Malgaroli dell’Academy Brusaporto –. Da allora non abbiamo più smesso di giocare intraprendendo poi la carriera di maestri».

Tra i suoi migliori amici anche il tennista Nicola Richelmi, che aveva fatto conoscere all’amico anni fa la sua Eleonora. «Manuel era una bravissima persona, di cuore, è la realtà», lo ricorda Richelmi con cui Marchesi i vinse il titolo bergamasco nel doppio. «Manuel ha sofferto sin da piccolo la perdita dei genitori, ma era una persona solare,che aveva sempre un buon consiglio, una bella parola per tutti. E per la sua famiglia c’era sempre», aggiunge l’amico. «Con Manuel, negli anni Novanta ho condiviso tanti bei momenti in campo e fuori, anche in occasione di stage di tennis -lo ricorda l’ex tennista azzurro e commentatore televisivo Paolo Canè -. C’eravamo persi di vista ma ci sentivamo spesso. Oggi è un giorno triste per il tennis bergamasco, Manuel era una persona di cuore».

Dal tennis al padel

Marchesi negli ultimi anni si era appassionato al padel ed era uno dei tre maestri nazionali in Bergamasca. «Con lui abbiamo condiviso un progetto e un sogno quattro anni fa - raccontano Gabriele Biffi e Roberto Medini di Crazy Padel Treviolo -. È stato il nostro maestro di riferimento per l’Academy Junior e senior del nostro centro».

Dalla famiglia l’indicazione di due associazioni cui devolvere donazioni, «Un arcobaleno per la vita», nata in memoria del giovanissimo Daniele Colombo, cui la famiglia era legata, e «Pigiama Hero».

La salma di Manuel Marchesi è composta nella chiesetta di San Salvatore, nel centro di Fino del Monte. I funerali saranno celebrati nella parrocchia di San Lorenzo di Rovetta, venerdì 6 dicembre alle 11, con partenza da Fino alle 10.45.

© RIPRODUZIONE RISERVATA