Il raid punitivo durante il pranzo sfocia in rissa: due arresti

Attriti tra coop a Brescia: cinque feriti. In manette due pregiudicati di Albino, ora è caccia al mandante.

La questione è partita a Brescia. Coinvolge una cooperativa che ha sede in quella provincia e gente che ci lavora, o lavorava, e che abita a Brescia, Cremona, Belluno e altre province della Lombardia e del Veneto. Ma qualcuno, e le indagini proseguono per capire chi sia stato, ha assoldato due picchiatori bergamaschi, pregiudicati di Albino, gli ha messo in mano coltelli e manganelli e li ha mandati a far capire, con le buone o con le cattive, che quella denuncia era da ritirare.

Maxi rissa

La spedizione punitiva è però diventata una maxi rissa durante il pranzo sociale di un’altra cooperativa e i due bergamaschi, di 40 e 44 anni, sono stati arrestati dai carabinieri. Non hanno detto nulla su chi li abbia mandati e su cosa ci abbiano guadagnato ma i militari dell’Arma hanno sequestrato i loro telefoni e pensano di trovare lì le risposte che ancora mancano.

Teatro della vicenda è stata una cooperativa agricola di Nuvolera, provincia di Brescia, che ogni ultima domenica del mese riunisce i propri soci per una verifica e un pranzo insieme. Pochi minuti prima delle 13 di domenica 28 luglio due soggetti si sono presentati al cancello dell’abitazione in cui si teneva la riunione e hanno chiesto di parlare con un 50enne bresciano. Lui ha risposto di non conoscerli e di non avere nulla da dire. I due uomini, quelli partiti da Albino, hanno insistito invece: «Tu lo sai cosa hai fatto, quella denuncia la devi ritirare», e per dare maggiore enfasi alle parole hanno estratto dalle tasche manganelli telescopici, coltelli e spray al peperoncino.

Cinque feriti

Una donna ha provato a riprendere la scena con un telefono ma uno dei picchiatori l’ha costretta a metterlo via. In difesa del 50enne sono intervenuti gli altri soci ed è nata una violenta colluttazione, finita con cinque persone ferite e medicate con prognosi tra i 10 e i 20 giorni. Uno dei due aggressori è stato bloccato mentre l’altro è fuggito quando ha sentito avvicinarsi la pattuglia dei carabinieri, ma è stato rintracciato poco dopo. Entrambi sono stati arrestati. Per il 44enne è stata confermata la custodia cautelare in carcere, l’altro è stato rilasciato dopo la convalida.

Ascoltando la vittima designata, e per fortuna solo contusa, i carabinieri hanno saputo che l’uomo aveva denunciato 23 persone di una cooperativa, sempre con sede nella stessa zona della provincia di Brescia, con cui aveva lavorato in passato e che la questione sarebbe arrivata davanti al Tribunale entro la fine di agosto. Ecco quale sarebbe la «denuncia da ritirare» di cui hanno parlato i due pregiudicati che però, con lui, non hanno nessun legame. Qualcuno li ha assoldati. Chi sia stato lo intendono scoprire i carabinieri di Nuvolento.

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