Il caporale Canini, 98 anni, sfila all’Adunata degli alpini

IL PERSONAGGIO. Nato nel 1926 a Gromo, era parte del Sesto reggimento alpini. A Vicenza ha sfilato con il figlio Manuel.

Anche se l’età è avanzata – è nato a Gromo 98 anni fa, esattamente il 17 agosto 1926, secondo di nove fratelli – la giornata di Valentino Canini scorre all’insegna di tanti impegni . Dice il figlio Manuel, una laurea in Economia e commercio, che lo assiste: «Papà si alza presto, cura l’orto e il giardino, in laboratorio esegue tanti lavoretti e, nel tempo libero, legge moltissimo. E questo lo aiuta a tener viva la memoria . Purtroppo due mesi fa è mancata la moglie, evento che lo ha provato molto ma, con una forza d’animo straordinaria e impensabile, ha saputo reagire positivamente. Dopo un primo diniego ha deciso di partecipare all’Adunata nazionale degli alpini a Vicenza. Con la sezione di Bergamo e il gruppo di Gromo, mano nella mano, abbiamo marciato lungo quasi tutto il percorso. Alla fine era stanco, aveva dolore ai piedi, ma sorrideva per la soddisfazione e gli brillavano gli occhi per la felicità».

La sua storia

Valentino ha iniziato presto a lavorare. Dice: «Dopo la scuola elementare, avevo circa 14 anni, ho lavorato come manovale a Valbondione e poi a Villa d’Ogna. Sono stato anche in Francia e in Toscana, dove ho lavorato come boscaiolo. Quindi sono stato assunto, per lavori in officina, all’industria di Crespi, che in alta valle erano proprietari delle centrali di Gromo e Valgoglio, alimentate dalle acque dei Cinque laghi. La domenica, dato che ero libero, facevo anche il taxista per un imprenditore di Ardesio» . Terminata la Seconda guerra mondiale, Valentino viene chiamato per assolvere il servizio militare di leva. Viene assegnato al Sesto reggimento alpini e presta servizio, anche come alpino sciatore, prima a Dobbiaco e quindi a Brunico, dove diventa caporale. Per la sua correttezza e comprensione venne soprannominato il «Caporale buono e bello». Al suo ritorno ricomincia a lavorare dai Crespi fino al pensionamento. Nel 1964 si sposa con Rosalia Bonetti, recentemente scomparsa, e la coppia ha due figli: Roberto, ingegnere, che lo ha reso nonno di due nipoti, e Manuel. Il capogruppo delle penne nere di Gromo, Massimo Lizzardi, parlando di Valentino afferma: «È una persona straordinaria. Anni fa è stato anche nostro capogruppo, è lucido, partecipa sempre ai nostri ritrovi e porta con tanto orgoglio il cappello con la penna nera».

© RIPRODUZIONE RISERVATA