Guasto al motore, bloccati nella cabinovia per un’ora e mezza ad Aviatico

VAL SERIANA. Una decina di persone chiuse nelle cabine, spavento e lamentele, poi l’impianto è ripartito rallentato. La direzione: «Fornita tutta l’assistenza».

Un’ora e mezza sulla cabinovia biposto del Monte Poieto, bloccata a causa di un guasto. Pomeriggio da dimenticare per una decina di persone che lunedì alle 15 stava salendo sull’impianto. C’erano anziani e famiglie con bambini piccoli che improvvisamente sono rimasti fermi, chiusi nelle cabine sotto il sole.

«Una decina in tutto – spiegano dalla direzione – ma ci siamo subito prodigati per dare sostegno, fornire acqua, abbiamo fatto arrivare anche il medico da Aviatico e chiamato i vigili del fuoco. C’erano persone che stavano male e abbiamo messo a disposizione un fuoristrada per venire a prenderli, ma hanno rifiutato. Capisco il disagio, la gente giustamente si è lamentata, ma quattro tecnici si sono messi subito al lavoro per riparare il guasto».

Le testimonianze

Lamentele ma un bel po’ di spavento per chi è rimasto chiuso nelle cabine della cabinovia. «Ero al Poieto con la famiglia per fare una scampagnata – racconta un escursionista – quando ho visto che la cabinovia si è fermata. Sono passati cinque minuti, dieci, venti, poi al microfono hanno detto che c’era stato un guasto tecnico. È passata un’ora e così insieme al cuoco del rifugio ho preso delle bottiglie d’acqua e sono sceso fino a metà impianto per aiutare le persone in difficoltà. C’erano anziani, bambini, signore spaventate. Li ho rassicurati, ho dato l’acqua a chi ne aveva bisogno ed ero pronto a chiamare l’elicottero se ci fosse stato bisogno. Ho visto arrivare i vigili del fuoco che poi si sono divisi tra questo intervento e un incidente con il trattore a Costa Serina. Alle fine verso le 16,45 la seggiovia è ripartita rallentata, abbiamo aiutato la gente a scendere a piedi e in tanti si lamentavano per aver dovuto aspettare così tanto tempo. Inoltre molti non avevano le scarpe adeguate perché non avevano certo previsto di fare walking».

Circa 300 le persone aiutate a scendere, mentre tutte le altre in coda per salire sono tornate a casa. I vigili del fuoco di Zogno sono intervenuti e hanno individuato il guasto nel locale motore: si era azionata una pinza del freno di sicurezza, bloccando il motore. Hanno gettato acqua per raffreddare il meccanismo e sono poi intervenuti i tecnici che hanno lavorato fino alle 20 per riparare il guasto. «A Ferragosto la cabinovia sarà pienamente operativa – comunicano dalla direzione –. Ci dispiace per l’accaduto ma abbiamo fatto tutto il possibile».

«Chiederemo rassicurazioni sull’impianto – spiega il sindaco Mattia Carrara – e chiarezza sulla dinamica dell’incidente. Al rifugio in questo periodo vanno 1.000-1.500 persone al giorno e chi prende la seggiovia sono soprattutto anziani e bambini, ci preme sapere cos’è successo sia per garantire la loro sicurezza sia per l’immagine del paese».

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