Gli scarpinòcc sul New York Times

CURIOSITÀ. Parre alla conquista degli Stati Uniti d’America con i suoi scarpinòcc. Rappresentano la Lombardia in un articolo dedicato alla pasta.

E chi l’avrebbe mai detto che gli scarpinòcc avrebbero conquistato anche gli americani Nelle scorse settimane, tra le pagine di quello che è senza dubbio uno dei più celebri quotidiani del pianeta - The New York Times - e precisamente nello Style Magazine, dedicato a cibo, viaggi, design, moda, si è parlato anche del goloso piatto tipico parrese.

Come è risaputo, gli americani sono da sempre grandi estimatori della cucina del Bel Paese, e attraverso l’articolo intitolato «Si, ami la pasta. Ma conosci la differenza tra anolini e pansoti?», i lettori fanno un viaggio culinario alla scoperta di alcune tipologie di pasta ripiena italiane. A rappresentare la Lombardia, gli scarpinòcc, ravioli ripieni di formaggio, pangrattato, spezie e prezzemolo, nati come piatto povero della cucina contadina locale. Tra le sette specialità citate, compaiono anche gli anolini e i cappellacci emiliani, i cjarsons friuliani, i tipici culurgiones sardi, i pansoti cucinati in Liguria ed i tortelli maremmani tipici messi in tavola tra il nord del Lazio e la Toscana meridionale. Tutte ricette antiche, tramandate di generazione in generazione. Una goduria per il palato e per gli occhi.

Grande soddisfazione a Parre, dove tra poco più di due mesi - dal 23 al 25 agosto - , andrà in scena la 58esima edizione della «Sagra degli Scarpinòcc»: si lavora già alacremente alla loro confezione. L’iniziativa richiama buongustai da tutta la regione per assaggiare i ravioli, e negli scorsi anni ha ricevuto anche il marchio di Sagra di Qualità.

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