Cronaca / Valle Seriana
Sabato 12 Ottobre 2019
Gandino, maltrattarono anziani
Madre e figlia condannate a 9 anni
Sentenza le donne accusate d’aver sfruttato due pensionati accolti in casa.
Cinque anni di reclusione per la figlia, quattro anni e otto mesi invece per la madre, con assoluzione dall’accusa di circonvenzione di incapace e violenza privata: in tutto nove anni. Questa ieri mattina la sentenza emessa con rito abbreviato – quello che, celebrato allo stato degli atti, garantisce lo sconto di un terzo sulla pena finale – dal giudice dell’udienza preliminare Massimiliano Magliacani nei confronti rispettivamente di Jenny Franchina, 29 anni di Gandino, e di sua madre Roberta Volante, 51 anni.
Le donne, attualmente agli arresti domiciliari e assistite entrambe dall’avvocato Luca Barcellini, erano presenti all’udienza e rispondevano avario titolo, oltre che dei reati per cui è arrivata assoluzione, di maltrattamenti e utilizzo indebito di carte di credito ai danni di un pensionato 72enne di Cerete e di una pensionata di 75 anni di Bergamo. Il giudice ha anche disposto un risarcimento provvisionale in favore dei due anziani costituiti parte civile al processo con l’avvocato Paolo Maestroni pari a 57 mila euro per il 72enne e a 18 mila euro per la donna, riservandosi 15 giorni per il deposito delle motivazioni della sua decisione. Prevedibile il successivo appello da parte della difesa, visto che madre e figlia hanno sempre respinto tutte le accuse che venivano loro mosse dal pm titolare dell’inchiesta, Laura Cocucci.
I fatti risalgono al 2018; in particolare, secondo quanto ricostruito dall’accusa, il primo a restare vittima della coppia sarebbe stato il pensionato: rimasto solo, aveva chiesto loro un aiuto, avendole conosciute anni prima frequentando il bar da loro gestito. L’aiuto, consistito nel prenderlo in casa e badare a lui, si sarebbe però ben presto trasformato in una sorta di sfruttamento economico: per l’accusa le due donne gli avrebbero sottratto la pensione, di circa mille euro mensili, e i risparmi, per circa altri 22 mila euro. A dicembre 2018, poi, l’uomo era stato trovato dai carabinieri ferito (tanto da essere giudicato guaribili in 22 giorni): ai militari aveva spiegato di essere stato picchiato dalle due, mentre loro avevano sostenuto che fosse caduto da solo. La pensionata invece, già conosciuta in precedenza, sarebbe stata avvicinata in occasione del funerale del marito: convinta a trasferirsi anche lei a Gandino, aveva visto il suo conto corrente svuotarsi (la stima è intorno ai 16 mila euro). Entrambi gli anziani sarebbero poi stati costretti a vivere in condizioni di scarsa igiene, con 14 cani e due gatti.
Arresti domiciliari
Già in sede di interrogatorio in carcere davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Luisa Mazzola, a maggio di quest’anno, poco dopo l’arresto, le due avevano negato tutte le accuse e in particolare quella di maltrattamenti: «Li abbiamo accolti in casa nostra e accuditi. I soldi sono stati spesi solo per loro per cibo e vestiti: abbiamo fatto loro del bene – avevano chiarito –. Non li abbiamo mai colpiti o maltrattati, abbiamo usato il nostro tempo per aiutarli in tutto».
Una prima istanza per ottenere gli arresti domiciliari era stata respinta, ma successivamente madre e figlia avevano ottenuto il ridimensionamento della misura cautelare.
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