Funghi, stagione di alti e bassi: giù la vendita di tesserini

LA RACCOLTA. I dati della Valle Brembana: incassi dimezzati dallo scorso anno.Obbligo anche in Val di Scalve e in 6 comuni seriani. «Rispettare le regole».

È partita con alti e bassi – qualche ritardo nella fioritura ma anche alcuni picchi, di funghi e di fungaioli – nelle valli bergamasche la stagione della raccolta dei funghi. I fine settimana di settembre hanno visto in diverse località della provincia un vero assalto di cercatori, che non sempre hanno rispettato tutte le norme in vigore.

Tesserino per la raccolta

Anche quest’anno non è uniforme nella Bergamasca la situazione a proposito dell’obbligo di munirsi di tesserino per la raccolta, ma i primi dati mostrano un calo nella richiesta. I territori di Alta Val Brembana e Valle di Scalve viaggiano con un unico tesserino, regolamentato dalle Comunità Montane, mentre la Valle Seriana anche quest’anno funziona a macchia d’olio, con alcuni Comuni in cui vige l’obbligo e altri in cui non è richiesto.

«La stagione è partita in primavera abbastanza bene, poi ha sofferto per il gran caldo – riferisce Pierino Bigoni, del Gruppo micologico Bresadola di Villa d’Ogna –. Alla mostra del fungo di agosto avevamo 270 specie, poi c’è stato un nuovo calo ma negli ultimi giorni una buona ripresa».

Caccia al fungo

Accanto a un’enorme fioritura di Amanita phalloides, stanno arrivando anche i porcini. «E come sempre c’è stato il passaparola, che innesca una vera e propria caccia al fungo», prosegue Bigoni, che sottolinea come non sempre i cercatori rispettino tutte regole. «Si possono raccogliere solo tre chili a testa, tenendoli in un contenitore rigido e aerato; la legge prevede anche che si vada solo dall’alba al tramonto, mentre molti vanno anche di notte con le torce.Molte persone alle 9 del mattino sono già di ritorno. E c’è anche chi si muove in moto tra le piante: insomma, una razzia del bosco».

L’obbligo del tesserino (5 euro per il giornaliero, 10 per il settimanale, 20 per il mensile e 30 per l’annuale) in Val Seriana è in vigore solo nei territori di Ardesio, Aviatico, Gandellino, Gorno, Gromo e Oltressenda Alta, con le difficoltà - già emerse negli scorsi anni - di gestione dei casi in cui i funghi vengono raccolti in zone di confine tra due comuni, l’uno con l’obbligo e l’altro senza. «C’è anche chi vende funghi senza prima sottoporli al controllo micologico – aggiunge Bigoni –. Ricordiamo che prima di essere venduti devono essere controllati da Ats».

Le regole cambiano a seconda del territorio

Mentre la Comunità Montana della Valle Imagna non prevede nessun tesserino e la Valle di Scalve prosegue con uno unico per la valle (con gratuità per i residenti e riduzione del 50% per i proprietari di seconde case), in Valle Brembana, come già lo scorso anno, è prevista una tariffa unica (10 euro il giornaliero, 20 il settimanale, 40 il mensile e 60 l’annuale), che coinvolge 28 Comuni (tutta l’Alta valle, più parte della Val Serina e Taleggio): «Il tesserino è gratuito per i residenti, ma solo nel proprio comune – spiega Fabio Bordogna, assessore della Comunità Montana –. Abbiamo avuto una buona richiesta all’inizio, a giugno, mentre nelle settimane successive i numeri sono calati».

Gli introiti della vendita dei tesserini – introdotta nel 2016 – vanno a beneficio della montagna. L’obiettivo è il rispetto dell’ambiente

Il bilancio, dunque, rispetto all’anno scorso vede il segno meno. «Lo scorso anno avevamo incassato 86.350 euro dalla vendita dei tesserini, quest’anno siamo poco sopra la metà, intorno ai 50mila. I funghi sono meno, e di conseguenza sono meno i fungaioli». Gli introiti della vendita dei tesserini – introdotta nel 2016 – vanno a beneficio della montagna: «Destiniamo, anche quest’anno, il 40% del ricavo alla sistemazione dei sentieri, mentre la quota rimanente viene divisa in percentuale sui Comuni». Sui controlli, Bordogna sottolinea che «c’è qualcuno che non rispetta gli orari e le altre regole, ma dallo scorso anno abbiamo una convenzione con la Polizia provinciale, oltre intervenire noi direttamente con la Polizia amministrativa della Comunità Montana. Sono state fatte alcune sanzioni, ma il nostro obiettivo è sensibilizzare al rispetto dell’ambiente».

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