Funghi, con le piogge ecco la prima «fiorita». E qualche sorpresa

Montagne. Dopo un pessimo inizio di stagione segnato dalla siccità, qualche soddisfazione per gli appassionati. L’esperto: «Non spuntano le specie velenose mortali».

Con il cambiamento delle condizioni meteo, e le piogge che ci hanno interessato, la risposta del sottobosco è stata immediata. Sui social, nei bar di paese o sui sentieri che conducono ai rifugi gli appassionati di funghi parlano orgogliosamente dei loro ritrovamenti, vista la pessima stagione vissuta finora.

«Nella nostra provincia – fa sapere Pierino Bigoni del Gruppo micologico Bresadola di Villa d’Ogna – le fioriture non stanno avvenendo in modo uniforme poiché, anche dal confronto con altri amici, è emersa una diffusione a macchia di leopardo. Proprio lo scorso mercoledì – prosegue Bigoni – ho trovato alcuni esemplari di Boletus torosus in un bosco di aghifoglie, a circa 1.300 metri di quota, quando normalmente fiorivano 300/400 più in basso, oltretutto in boschi di faggio o latifoglie in genere. Un’altra particolarità che posso segnalare è che finora non abbiamo ancora trovato nessuna specie velenosa mortale, quando invece negli anni passati erano già numerose».

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