Cronaca / Valle Seriana
Giovedì 06 Aprile 2023
«Fuggiti in pigiama. In meno di 10 minuti acqua dappertutto» - Video
IN VIA ALPINI. I residenti svegliati dal forte boato. Paura per i bambini. «In garage è tutto da buttare». Leggi l’approfondimento su «L’Eco di Bergamo» del 6 aprile.
Prima un rivolo di acqua, del fango e poi un boato, un grande spavento e la valanga di acqua, detriti, fango, rami e sassi proveniente dal versante sopra le case, attraverso le recinzioni e lungo la strada. In via Alpini, proprio sotto la breccia formatasi mercoledì mattina verso le 7 nella condotta di adduzione dell’Enel, una giovane coppia è fuggita appena ha visto il fiume d’acqua e fango invadere il giardino e con forza entrare in casa.
«Siamo usciti in pigiama»
«Stavamo dormendo e siamo stati svegliati da un forte boato – spiega Matteo Ranalli che con la fidanzata incinta è scappato tra le case dei vicini per salvarsi– abbiamo visto il fiume d’acqua e fango raggiungere la nostra abitazione portando con sé rami e detriti. Con l’acqua che entrava in casa siamo usciti velocemente ancora in pigiama. Io e la mia compagna, incinta, e il cane in braccio siamo scesi subito a piedi passando dalle case e dal bosco allontanandoci dalla zona più pericolosa. Quando siamo usciti l’acqua era già nell’appartamento, il giardino invaso, cancelli e recinzioni in ferro divelte». Un o scenario spaventoso, drammatico con un’ingente mole di detriti, piante e fango che l’acqua ha portato con sé. Scendendo il fango ha invaso tutto quello che ha incontrato, un fiume marrone, imprevedibile.
Guarda il video delle testimonianze degli abitanti di Ardesio sfollati.
Ardesio, le testimonianze degli sfollati. Video di Yuri Colleoni
L’acqua nel garage
«In meno di dieci minuti l’acqua aveva già riempito i garage, eravamo circondati, una cascata di fango dalla strada e dal monte» racconta poi la giovane mamma Marina Filisetti, che con il marito Marco Donda e i due figli di 4 anni e 6 mesi vive al piano primo della prima casa proprio sopra la centrale dell’Enel, e lungo la strada che sale verso la condotta. Sopra, al secondo piano vive la suocera che era sveglia già alle 6.30 e ha chiamato figlio e nuora per avvisarli che qualcosa non andava.
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