Era l’anima de «La Fenice» di Albino
La Val Seriana piange Fabrizio Persico

Dopo due mesi di malattia Fabrizio Persico non ce l’ha fatta. Lo storico presidente della cooperativa sociale «La Fenice» di Albino è deceduto domenica 3 maggio pomeriggio agli spedali Civili di Brescia in cui era ricoverato per coronavirus.

Persico è stato sicuramente l’anima della cooperativa fondata nel 1989 e che negli anni si è sviluppata allargando le sue aree di intervento dalla disabilità, all’infanzia, all’accoglienza dei richiedenti asilo, alla promozione culturale. Nato nel 1954 Persico, che lascia moglie e i tre figli Maria Paola, Giovanni e Pietro, è uno figura molto conosciuta in Valle Seriana e nel mondo della cooperazione bergamasca. Il suo interesse per quest’ambito era nutrito dalla passione per la filosofia, di cui era docente al Liceo scientifico Lussana in città.

«È una figura che lascia un segno profondo in Valle Seriana nel settore del sociale con servizi che portano la sua impronta e nella cultura con le proposte di Diaforà e della Ripa. Pur riconoscendo qualche errore di gestione, rimane la grandezza della persona», ricorda Gino Gelmi, amico e cofondatore de La Fenice, ai tempi in cui Persico era un operatore sociale impegnato nei servizi disabili.

Attualmente «La Fenice» promuove e gestisce numerosi servizi con i Centri diurni disabili, i nidi d’infanzia presenti a Bergamo, Albino, Alzano, Leffe, Pradalunga, Sedrina e Cologno; gli spazi compiti e servizi educativi integrativi e di servizi di assistenza domiciliare educativa rivolti a bambini e ragazzi in situazioni di disabilità, svantaggio sociale o disagio famigliare; il centro di riabilitazione equestre a Torre Boldone; l’accoglienza diffusa.

«Sono molto addolorato e smarrito – commenta il sindaco di Albino Fabio Terzi -. La notizia mi coglie di sorpresa, sapevo che era ammalato, ma pensavo che la situazione si fosse risolta. Albino perde un altro pezzo importante della sua storia. Non nascondo che spesso c’erano state divergenze, posizioni differenti, ma a Fabrizio Persico si deve riconoscere intelligenza e profonda cultura».

Terzi ne ricorda l’impegno nella promozione di eventi culturali con la rassegna Pensare dalla Ripa, promossa dall’associazione Diaforà. Di Persico Terzi ricorda «grande passione politica, impegno ed entusiasmo. In molti progetti l’obiettivo era il recupero del patrimonio storico-culturale di Albino e della Valle Seriana, sapendolo interpretare in chiave attuale». Gelmi sottolinea come con la scomparsa di Persico e quasi due mesi fa di Bepi Pezzotta, presidente della Rsa di Nembro, «la Valle abbia perso un patrimonio importantissimo di esperienza e conoscenza del mondo del sociale».

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