Due passi sotto il ponte prima del colloquio di lavoro, 27enne scivola e batte la testa - Le foto del recupero

Disavventura per un ragusano di 27 anni: dalle rocce al centro del Serio ha chiesto aiuto. Recuperato dai Vigili del fuoco.

I Vigili del fuoco di Bergamo (squadra Saf) e quelli di Gazzaniga sono intervenuti giovedì 26 agosto a Cene, in via Bellora, per recuperare un giovane di 27 anni, di origini siciliane, finito – non è ancora del tutto chiaro come – sotto il ponte sul fiume Serio che collega il comune di Gazzaniga con quello di Cene.

Nell’operazione, che ha avuto aspetti spettacolari, essenziale si è rivelato, ancora una volta, l’apporto dell’autoscala in dotazione al distaccamento volontari di Gazzaniga che ha contribuito a mettere in salvo l’uomo in condizioni di sicurezza. L’allarme è scattato verso le 9, quando alcuni passanti hanno udito le grida di aiuto provenienti dalla prima pila del manufatto (quella verso Cene), lanciate dal giovane che aveva trovato rifugio sulle rocce sotto l’arcata del ponte nei secoli passati denominato «della Brevia» e riportato anche nei disegni del cartografo Cristoforo Sorte, del 1569. Stando alla ricostruzione dell’episodio fatta da chi è intervenuto sul posto, tra cui la pattuglie dei carabinieri della compagnia di Clusone, l’uomo, un geometra di Ragusa in attesa di sostenere nel pomeriggio un colloquio di lavoro per essere assunto dal Comune di Gazzaniga, era andato a fare una passeggiata nella zona del ponte scendendo, a quanto risulta, anche nel greto del fiume dove pare sia scivolato tra le rocce, cadendo e ferendosi alla testa e a una spalla.

Da qui le richieste di aiuto udite fortunatamente dai passanti che transitavano sul ponte e che hanno dato l’allarme. Ovviamente al colloquio, presso l’ufficio tecnico, l’uomo è stato atteso invano. I soccorsi sono scattati immediatamente e sul posto sono intervenuti i pompieri e i carabinieri: l’uomo è stato trovato dai soccorritori accovacciato sulla roccia, tranquillo e cosciente e senza accusare dolori per le ferite, peraltro non gravi, riportate alla testa e alla spalla. Il protagonista dell’avventuroso episodio, peraltro, ha detto di non ricordare nulla dell’accaduto. Sul posto sono intervenuti i pompieri per organizzare le operazioni atte a recuperare il giovane cacciatosi in una situazione quanto meno rischiosa e non in grado di guadagnare la sponda con i mezzi propri.

Con l’impiego dell’autoscala, prima il medico poi i due operatori dei vigili del fuoco sono stati imbragati e, appesi al braccio della scala, calati fino a raggiungere il punto in cui era il ferito, lo hanno messo in sicurezza su una barella e sollevato fino all’impalcato del ponte dove lo attendeva l’ambulanza della Croce Verde che ha provveduto a trasportarlo all’ospedale Papa Giovanni XXIII in codice rosso. Con le stesse manovre sono stati recuperati e riportati sul ponte i tre soccorritori.

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