Diversi casi di alpinisti bloccati in parete: «Attenzione alle mappe in rete»

OROBIE. Fine settimana di interventi per il Soccorso alpino che avverte: spesso info web sui percorsi errate, occorre verificare.

Diversi interventi tra venerdì e sabato in Val di Scalve per la VI Delegazione orobica del Soccorso alpino: venerdì i tecnici sono stati attivati per una ragazza bloccata su una parete in una zona impervia con salti di roccia sopra Colere; era illesa ma non riusciva più ad andare nè avanti nè indietro, allora tre soccorritori della stazione di Schilpario sono saliti per calarla in un’area sicura.

Sempre venerdì, nel tardo pomeriggio, una cordata di alpinisti è rimasta bloccata sullo spigolo nord-ovest della Presolana; intervento risolto dall’elisoccorso di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza per mezzo di verricelli molto tecnici, ormai all’imbrunire. Nella tarda mattinata di s abato 26 agosto, i soccorritori sono intervenuti per una ragazza che aveva riportato una sospetta lussazione a una spalla nei pressi delle Cascate del Vò, a Schilpario. La squadra l’ha raggiunta, valutata nella parte sanitaria, messa in sicurezza e portata all’ambulanza.

Le raccomandazioni del Soccorso Alpino

«Attenzione - dicono dal Soccorso alpino -. In alcuni degli ultimi interventi effettuati sullo Spigolo Nord Ovest della Presolana, i nostri soccorritori hanno accertato che le persone bloccate facevano riferimento a documenti pubblicati in rete, con descrizioni, schemi, schizzi e disegni imprecisi. La discesa percorrendo il “Cengione Bendotti” non c’entra con la discesa in corda doppia dallo Spigolo nord-ovest. Vi invitiamo quindi a valutare con attenzione perché alcune delle informazioni presenti in rete potrebbero necessitare di aggiornamento o modifica ed essere quindi fuorvianti; vi raccomandiamo anche di verificare molto bene con le guide alpine o con alpinisti molto esperti e di confrontarvi magari anche con i rifugisti su tutto quello che avete trovato, per programmare in sicurezza gli itinerari. Resta naturalmente essenziale prestare la massima attenzione ai segni e alle indicazioni presenti sulle vie, come del resto sui sentieri».

Nel caso specifico, la discesa dallo Spigolo nord-ovest della Presolana è ben segnata e indicata in prossimità delle soste. Bisogna fare riferimento ai segnali presenti per non sbagliare. «Ci scusiamo se qualcuno può sentirsi offeso da questa precisazione - continuano dal Soccorso alpino – ma interventi come quelli effettuati anche l’altro ieri sono molto tecnici e molto complessi anche per l’équipe impegnata e sono interventi evitabilissimi».

L’intervento di domenica in Val Taleggio

I tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino sono stati allertati anche nella mattinata di domenica 27 agosto poco prima delle 9.30 per un intervento a Taleggio. Un escursionista del 1977 stava scendendo dal rifugio Gherardi verso la frazione di Quindicina. Era in corso un temporale, il terreno era bagnato ed è scivolato lungo il sentiero. Nella caduta ha riportato un trauma a una caviglia e non riusciva più a proseguire, quindi ha chiesto aiuto.

La centrale ha attivato il Soccorso alpino; sono partiti dieci tecnici della Stazione competente con il mezzo fuoristrada, intervenuti con i due operatori di turno a San Giovanni Bianco. I soccorritori hanno raggiunto l’infortunato, hanno effettuato la valutazione sanitaria, lo hanno immobilizzato e messo in sicurezza, poi trasportato con la barella portantina per un quarto d’ora circa sulla strada, a monte; infine lo hanno caricato sul mezzo fuoristrada e trasportato al parcheggio, dove c’era l’ambulanza della Croce Rossa. L’intervento è finito intorno alle 12.30.

© RIPRODUZIONE RISERVATA