Cronaca / Valle Seriana
Giovedì 23 Gennaio 2020
Critiche ai vigili su Facebook
Quattro denunciati, uno si scusa
I commenti su Facebook: ora una denuncia è stata ritirata. La polizia locale: attendiamo a parlare anche gli altri tre
Sono cinque gli utenti segnalati dalla Polizia locale dell’Unione insieme sul Serio alla Procura della Repubblica a causa di alcuni commenti pubblicati sulla pagina Facebook «Viabilità in Valle Seriana», lo scorso 15 gennaio, in merito a un posto di blocco effettuato dalla Polizia stessa quel giorno alle 9 di mattina a Gazzaniga e che il Comandante Marco Pera ha ritenuto passibile di ipotesi di reato di diffamazione.
«Poi – dichiara Pera – deciderà la Procura se avviare un procedimento penale o non farlo. Noi abbiamo ritenuto che questi commenti, in cui venivamo indicati come pagliacci, avessero superato il limite della normale e legittima critica che ogni cittadino può farci. Le critiche, lo ripeto, sono ben accette, anche perché il nostro ruolo è quello di ascoltare i cittadini per poi riportare a chi di dovere. Però tutto deve essere fatto con rispetto delle nostre persone e del nostro ruolo».
Rispetto e buon senso che uno dei cinque utenti segnalati ha usato a posteriori, scusandosi con il comandante. «Uno dei cinque – continua Pera –, di cui non possiamo fare il nome, quando ha ricevuto la nostra segnalazione ci ha contattato e ha voluto parlarci. È stato molto educato e abbiamo avuto con lui un confronto educato e civile. Ci ha detto le sue ragioni e ci ha fatto delle scuse ufficiali».
Scuse e comportamento che hanno convinto il comandante a fermare la segnalazione nei suoi confronti. «Visto il suo comportamento – spiega ancora Pera – abbiamo deciso che il danno che era stato fatto con i suoi commenti, ora è riparato, proprio grazie a questa richiesta di scuse. Quindi abbiamo deciso di fermare e archiviare la segnalazione nei suoi confronti fatta alla Procura. Inoltre, visto che è stato così gentile da chiamarci lo abbiamo anche invitato a venire al comando per incontrarci e parlare di persona. Oltre che ascoltare eventuali sue altre critiche».
Una soluzione che il comandante auspica anche per gli altri quattro casi in questione. «Come detto – conclude Pera – noi siamo aperti al dialogo. E non è nostra intenzione avviare un’inquisizione. Se gli altri utenti che hanno ricevuto la nostra comunicazione ritenessero opportuno contattarci ed esprimerci le proprie critiche e opinioni di persona, li ascolteremo molto volentieri e se vorranno scusarsi come ha già fatto un utente segnalato saremo ben felici di fermare la segnalazione nei loro confronti e archiviare così anche le loro posizioni».
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