Colpito alla testa da una pianta a Vertova: «“Gusto” era sempre pronto a dare una mano»

L’INCIDENTE. Agostino Bordogni, per tutti «Gusto», ucciso da un albero appena abbattuto da un amico. Era uno dei figuranti della Via Crucis di Vertova: «Era sempre pronto a dare una mano».

Era uno dei figuranti nella storica Via Crucis del Venerdì Santo e durante la suggestiva rappresentazione toglieva il chiodo della mano sinistra della statua del Cristo crocifisso. Vertova piange l’improvvisa scomparsa di Agostino Bordogni. Nel pomeriggio di venerdì 28 febbraio stava tagliando delle piante in un terreno di sua proprietà sul monte Cavlera , in compagnia di un amico, quando un albero abbattuto da quest’ultimo lo ha colpito alla testa, senza lasciargli scampo. Aveva 58 anni ed era andato in pensione a settembre , dopo un’intera carriera nell’officina della Paganessi Auto Srl di Casnigo. Grande appassionato di montagna, Bordogni lascia nel dolore la moglie Stefania, con cui abitava in via Cavour.

Stava tagliando delle piante con un amico

La tragedia s’è consumata poco dopo le 15 lungo la strada che porta al rifugio «Monte Cavlera». A lanciare l’allarme è stato proprio il 45enne compaesano che era con Bordogni a tagliare le piante. Sul posto l’elisoccorso di Bergamo e un’ambulanza della Croce Verde di Colzate ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Clusone. Inizialmente sono stati allertati anche i tecnici dell’Ats di Bergamo, ma l’incidente non è poi stato catalogato come infortunio lavorativo. Stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri, infatti, Bordogni stava tagliando le piante nella sua proprietà con l’aiuto di un amico. E sarebbe stata proprio un albero abbattuto da quest’ultimo a colpirlo fatalmente alla testa, uccidendolo sul colpo. Sui contorni della disgrazia sono ancora in corso accertamenti.

«Una persona molto devota»

I funerali dell’uomo, nato a Gazzaniga e da tutti conosciuto come «Gusto», saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale del paese, intitolata a Santa Maria Assunta. «Era una persona affabile, buonissima – lo ricordano gli amici –. “Gusto” era sempre pronto a dare una mano». «Insieme alla moglie frequentava la nostra parrocchia – aggiunge il parroco di Vertova, don Giovanni Bosio –. Era molto devoto e prendeva parte attivamente alle celebrazioni per il Venerdì Santo». La rappresentazione della Via Crucis è infatti possibile grazie ad un nutrito gruppo di volontari che ogni anno partecipa alla creazione di questa manifestazione che snoda le tappe della Passione per le vie di Vertova. «Lui era uno dei quattro figuranti che interpretano i giudei che tolgono il corpo di Gesù dalla croce – spiega il responsabile dell’evento, Renato Anesa –. Era una persona stimata, gentile con tutti e disponibile, per qualsiasi evenienza lo trovavi pronti e attivo. Aveva un ruolo da protagonista nella Via Crucis. Ma lo ricordiamo come una persona umile». In paese Bordogni era noto anche per il suo coinvolgimento attivo nel Gav, gruppo vertovese che riunisce il mondo di atletica, corsa, sci e alpinismo.

«Molto più di un dipendente»

«Era una persona squisita, che conoscevo da quando era ragazzo – ricorda il sindaco Riccardo Cagnoni unendosi al dolore dei familiari –. Lo vedevo sempre in centro, al bar e per le vie, viveva il paese ed era molto presente. In località Cavlera molti vertovesi hanno una seconda casa, un po’ come chi risiede a Gandino ha una proprietà sul Farno oppure in località San Rocco per chi è di Leffe». Grande cordoglio, a Casnigo, alla Paganessi Auto di via Serio, dove Bordogni ha lavorato per tutta la vita come tecnico di officina. «Era molto più di un dipendente – ricorda commosso il titolare, Paolo Paganessi –. Ha lavorato con noi fin da giovanissimo e a settembre era andato in pensione. Era davvero affidabile e non conosceva orari. Amava le corse in montagna e faceva anche delle gare. Si dedicava con cura al terreno vicino alla sua seconda casa sul Cavlera. Ed era inoltre molto legato alla tradizione della Via Crucis, tanto che ogni anno prendeva ferie al Venerdì Santo. Siamo sconvolti dalla notizia della sua morte».

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