
(Foto di Colleoni)
NELLA NOTTE. Un uomo di 60 anni è morto carbonizzato nell’auto che stava guidando. È successo poco dopo le 3 del mattino di lunedì 7 aprile in via Brescia a Clusone. Il combustibile trasportato nell’abitacolo all’interno di alcune taniche è scoppiato e l’auto ha preso fuoco. La strada è stata chiusa fino alle 15.15.
Clusone
È stato identificato il cadavere carbonizzato nell’auto trovata a Clusone, lungo la strada statale per Lovere intorno alle 3 del mattino di lunedì 7 aprile. Si tratta di un 60 enne residente a Clusone.
Sul posto sono giunte l’automedica e un’ambulanza del Corpo volontari Presolana, oltre ai vigili del fuoco e ai carabinieri di Clusone. Quando le fiamme sono state spente si sono accorti che nella vettura c’era il corpo di un uomo carbonizzato.
I rilievi eseguiti dai militari, confermati dai video delle telecamere presenti in zona, hanno permesso di ricostruire gli ultimi momenti di vita dell’uomo: l’auto ha preso fuoco a causa di un ingente quantitativo di combustibile che era trasportato all’interno dell’abitacolo. Gli elementi acquisiti poi nell’appartamento della vittima hanno evidenziato «un ultimo periodo di vita del 60enne travagliato da profonda crisi affettiva ed esistenziale». L’Autorità Giudiziaria di Bergamo, che ha coordinato le indagini, ha disposto la restituzione della salma alla famiglia non ravvisando la necessità di eseguire l’autopsia sul corpo del 60enne.
La strada è rimasta chiusa fino alle 15.15: nel primo pomeriggio è stata rimossa l’auto completamente carbonizzata e bonificata la strada.
L’auto ha preso fuoco durante il viaggio. Dalle prime informazioni emerse c’è stato anche uno scoppio: il tettuccio della vettura è stato trovato a un centinaio di metri di distanza. Poi lo schianto contro il muretto in curva
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