Clusone, compie cento anni l’ex sindaco (e farmacista) che si salvò dai lager

Clusone. Gottardo Personeni, storico farmacista della cittadina baradella, fu portato nei campi di concentramento per militari. Liberato, rubò una bici per arrivare fino in Italia. Martedì 11 ottobre il suo compleanno.

Storico farmacista di Clusone, ex sindaco e reduce della Seconda Guerra mondiale quando era stato deportato in Germania e Polonia, sopravvissuto anche a un disastro ferroviario, compie 100 anni martedì 11 ottobre il decano della città, il dottor Gottardo Personeni. Una vita, la sua, intensa e costellata di tanti eventi che ne hanno forgiato il carattere. Uomo di cultura, molto conosciuto per il suo lavoro ma anche per il suo impegno negli anni della gioventù nella vita politica e amministrativa e per le sue grandi passioni, come la caccia.

«Sono nato in baradello, l’11 ottobre del 1922 –racconta– secondo di quattro figli. Qui ho aperto la Farmacia Centrale nel 1950 dove ho lavorato fino al 1998, da quando la gestisce mio figlio Franco, ora affiancato da mia nipote Giulia. Vivo in centro, in piazza dell’Orologio, sopra la farmacia. Sono affezionato al mio paese e credo che abbia bisogno di migliorare i servizi e di mantenere il ruolo di capoluogo dell’alta valle».

Gli studi e la guerra

Dopo le elementari a Clusone, Personeni ha frequentato il ginnasio e il liceo a Bergamo, al Sarpi, per poi diplomarsi a Roma al Visconti. «Mi sono iscritto a Chimica industriale a Milano nel ‘42, riuscendo a posticipare di un anno il militare, grazie agli studi universitari - spiega-. Poi la chiamata alle armi nel febbraio 1943».

La prigionia e il ritorno a casa

L’8 settembre viene catturato e deportato dai tedeschi in Polonia: «Un lungo viaggio di una settimana verso il campo di concentramento per prigionieri militari ad Hammerstein, Stalag II B, - racconta Personeni -. Sono stato trasferito in Germania vicino a Dortmund, poi nei pressi di Bochum dove facevamo i lavori forzati in miniere di carbone, e poi a ovest di Colonia dove facevo da interprete mentre si scavavano le trincee». Con la liberazione, nel ‘45 i militari americani gli diedero un passaggio sui mezzi blindati per poi lasciarlo quasi in Polonia da dove ha inizio il suo rocambolesco rientro, da solo, che lo porterà anche a rubare una bici per raggiungere il confine italiano e poi casa, in treno. Ripresi gli studi si laurea a Pavia in Farmacia e rileva la storica farmacia, (attiva almeno dal 1850). Gottardo è stato anche il quarto sindaco della città dalla Liberazione, da maggio 1962 a dicembre 1963.

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