Casnigo, si è spento Rottigni: la banda musicale perde la sua colonna

Negli ultimi mesi si univa comunque alla banda musicale, anche se aveva bisogno di una sedia per reggersi. Alla fine, però, si è arreso alla malattia: domenica pomeriggio si è spento all’età di 71 anni Rosario Rottigni, sino alla scorsa estate presidente del Corpo bandistico musicale «Angelo Guerini» di Casnigo e vicepresidente del Museo del Tessile di Leffe, nonché già consigliere comunale e amministratore della scuola materna di Cazzano Sant’Andrea.

«Una persona molto amata e stimata nella Val Gandino, era il mio più stretto collaboratore», lo ricorda Gianfranco Bosio, presidente del Museo del Tessile «Martinelli Ginetto» di Leffe. Insieme alla moglie Lia, Rottigni ha il merito della creazione, all’interno del museo, della suggestiva sezione delle piante tintorie. «Si era unito ai volontari del nostro museo circa sei anni fa, quando la moglie era già socia e l’aveva coinvolto - prosegue Bosio -. La sua grande passione per il settore (Rottigni aveva infatti lavorato nelle aziende tessili del gruppo Frana, ndr) ha fatto emergere la sua anima solare e disponibile».

Rosario Rottigni nacque nel ’51 a Cazzano Sant’Andrea ma all’epoca territorio di Casnigo, paese cui è sempre rimasto legato: «Metteva il cuore in tutto quello che faceva, è una grossa perdita - rammenta Giambattista Adami, assessore allo Sport e Tempo libero e, fino al 2018, segretario del corpo musicale -. Amava molto la sua valle ed era molto fedele alle tradizioni. È venuto a suonare con noi fino all’ultimo, anche quando non riusciva più a stare in corteo ci aspettava fuori dalla chiesa e ha suonato finché è riuscito».

Oltre al sassofono, Rosario suonava la locale cornamusa, il «baghèt» ed è stato animatore nel Gruppo balli popolari della valle. Si stringono nel dolore, insieme alla moglie, i figli Paolo, Angelo, Luisa ed Emma, con i familiari e i tanti amici. I funerali si terranno domani alle 10,30, nella Chiesa parrocchiale di Cazzano Sant’Andrea. La salma verrà poi trasferita al forno crematorio di Bergamo.