Casale «dipinta», 10 murales celebrano gente e tradizioni di Albino

ARTE. Domenica 2 febbraio si inaugura la prima opera: è il ritratto di Rita Nicoli, entrata nella storia come la «regina dei biligòcc». Di qui a giugno nuovi trompe l’oeil.

La prima a fare capolino sulle mura che contornano la piazza di Casale è stata la signora Rita Nicoli, storicamente nota come «regina dei biligòcc», all’opera per lavorare le «sue» castagne. Ma dopo di lei altre figure storiche del paese, con il loro vissuto fatto di tradizioni contadine e mestieri di un tempo, appariranno nelle prossime settimane per le vie del paese. La frazione di Albino si sta colorando di murales dal forte impatto visivo, voluti dall’associazione di volontariato «Amici di Casale» che vogliono ravvivare la veste del paese dando valore alla storia locale. «Pigmento Casale» è il nome dato al progetto che verrà ufficialmente presentato il prossimo 15 febbraio, con un’anticipazione, tuttavia, già domenica 2 febbraio alle 11, con l’inaugurazione della prima opera, nell’ambito della Sagra dei biligòcc.

Una serie di murales a Casale

«Quello della regina dei biligòcc è l’apripista di una serie di dipinti che verranno collocati sulle facciate delle case che si affacciano sulla piazzetta, luogo di ritrovo e incontro, ma anche al capolinea degli autobus e in altre vie centrali di Casale – spiega Roberto Zanga, dell’associazione “Amici di Casale” –. Si tratta di murales realizzati con la tecnica del trompe l’oeil, che coinvolgono dunque chi passa di lì: raccontano la vita contadina di un tempo, presentando alcuni personaggi iconici».

Tra gli altri in progetto – una decina quelli pensati per questa prima fase, che dovrebbero vedere la luce da qui a giugno – ci sono quelli degli antichi giochi dei bambini, come la cavallina e la campana, ma anche quello che riporterà nel vecchio bar che si affacciava sulla piazzetta. «Si vedranno all’interno diversi avventori del bar, come un signore che gioca a biliardo, in onore dei villeggianti famosi del paese», spiega ancora Zanga.

«L’obiettivo è anche recuperare alcuni angoli del paese un po’ trascurati, cercando di rivitalizzarli con degli affreschi»

Ritratti sul crinale tra la nostalgia e la valorizzazione della memoria, che si inoltreranno anche fuori dalla piazza per le vie della frazione: «Nel tunnel che porta alla piazzetta saranno raffigurati animali da cortile e animali del bosco, ma anche un uomo con la gerla – prosegue Zanga –. L’obiettivo è anche recuperare alcuni angoli del paese un po’ trascurati, cercando di rivitalizzarli con degli affreschi».

Tra i primi artisti contattati dal gruppo, ci sono Alex Lorenzi e Wizart. Si creerà così uno stretto legame di continuità con quanto avviene all’interno del Museo etnografico della Valle del Lujo. «Il filo conduttore è il racconto della vita rurale: gli affreschi permetteranno di continuare questo racconto, allungando la visita fuori dagli spazi del museo».

Lo sguardo al futuro

«Ci piacerebbe seminare la bellezza ed essere così contagiosi anche per altri»

Ma l’ambizione di chi ha avviato questo progetto è ancor più grande. «Ci piacerebbe seminare la bellezza ed essere così contagiosi anche per altri: spingere altre persone ad impegnarsi per abbellire il paese, per esempio mettendo dei fiori o contribuendo con qualche altro elemento, come panchine o fioriere».

L’investimento che il gruppo culturale ha stanziato per questo progetto è di 25mila euro: «Sono coperti dalle attività che svolgiamo durante l’anno: cerchiamo di lavorare per reperire i fondi che ci permettono poi di svolgere attività come questa – spiega ancora Zanga –. Sabato 15 febbraio presenteremo alla popolazione i bozzetti delle prime opere che saranno realizzate indicativamente da qui a giugno, ma speriamo che il progetto possa proseguire ulteriormente».

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