Bassa Val Seriana, il maltempo ha causato danni per 8 milioni

BOMBA D’ACQUA. Il bilancio del nubifragio del 9 settembre. Ad Alzano la situazione più critica con nove frane. Ad Albino è crollata una parte di via Madonna della Neve. A Nembro via Camozzi da riasfaltare. Ancora vietato il transito per la Val Vertova.

Ammontano a circa otto milioni di euro i danni provocati dal maltempo in Bassa Valle Seriana – in particolare tra Alzano Lombardo, Albino e Nembro –, dove la bomba d’acqua del 9 settembre ha allagato case, strade, garage, negozi e imprese, distruggendo auto e causando anche diverse frane.

I Comuni sono intervenuti nei punti più critici per la pulizia e messa in sicurezza del territorio, anche grazie all’apporto di protezione civile e volontari, e hanno mappato le aree oggetto di allagamento e dissesto, in modo da inviare alla Regione la scheda con i dati raccolti, chiedendo al Pirellone di inoltrare la richiesta di stato di calamità naturale al Governo, presupposto necessario per l’accesso ai ristori dei danni pubblici e privati.

Alzano Lombardo

La situazione più critica è quella di Alzano Lombardo, dove si stimano danni da circa 4 milioni di euro soprattutto a causa dell’esondazione del torrente Nesa, che ha colpito in modo particolare le vie Losa, Licini, Nicoli, Nesa e Busa, oltre ai condomini Ortensie al confine con Ranica. «I danni sono relativi in parte ad allagamenti ed in parte a dissesti franosi – riferisce il sindaco di Alzano, Camillo Bertocchi –. Gli allagamenti hanno riguardato per la maggior parte la zona bassa del torrente Nesa. Mentre i dissesti ad oggi individuati sono nove, di cui tre più rilevanti che interessano la strada per Monte di Nese. Ci sono poi stati danni al teatro comunale e al pistino indoor del Carillo. I danni al patrimonio pubblico sono stimati ad oggi in oltre 600mila di euro, mentre quelli a privati e ditte sono di difficile stima, ma ad oggi indicati in via parametrica in 3,5 milioni di euro».

Albino

Anche il Comune di Albino fa la conta dei danni, che ammontano a circa due milioni di euro. «Abbiamo inviato alla Regione la scheda con il conteggio dei danni subiti – spiega il sindaco Daniele Esposito –. Si tratta di un milione e mezzo di euro solo per la parte pubblica, a cui si aggiungono circa 700mila euro per i privati. Nella parte pubblica sono compresi anche alcuni interventi di messa in sicurezza che ancora dovremo svolgere».

La situazione più critica su cui il Comune dovrà intervenire è quella di via Madonna della Neve, nella zona tra Albino Alta e Bondo. «Abbiamo iniziato subito un’interlocuzione con la Regione per capire quali possiamo avere a disposizione nel minor tempo possibile per la messa in sicurezza dell’area». La strada è al momento aperta, ma presenta dei problemi. «Dapprima è franata la terra sotto il guard-rail, poi anche una parte di strada. Le auto riescono a transitare comunque, anche se nella parte franata ne passa soltanto una alla volta».

Nembro

Ammontano a circa 1,5 milioni i danni segnalati dal Comune di Nembro alla Regione. «Circa 100mila euro si riferiscono ad interventi di somma urgenza per la pulizia del torrente Carso, delle caditoie e dei reticoli minori e per l’asfaltatura della strada divelta in via Camozzi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Morbi –. Altri 300mila riguardano invece le opere future di ripristino, mentre un milione sono i danni ai privati tra cui figurano anche alcuni smottamenti in terreni di proprietà privata, ad esempio a Lonno e in località Botta e San Faustino».

Gli altri Comuni

Dopo il doppio smottamento su via Cinque Martiri, la strada che dal centro del paese conduce in Valle Vertova, il Comune di Vertova non ha ancora revocato l’ordinanza che vieta il transito sulla strada. Nell’attesa di un intervento risolutore di messa in sicurezza – per il quale il sindaco Riccardo Cagnoni ha in programma un incontro con la proprietà in questi giorni –, la zona rimane pericolosa, dunque non accessibile. Per quanto riguarda la stima dei danni legati alla frana, Cagnoni fa sapere che si tratta di «circa 50mila euro». A Villa di Serio, riferisce il sindaco Mario Morotti, «abbiamo inoltrato alla Regione la richiesta di due privati, entrambi della zona di via Kennedy, che hanno subito danni da allagamenti per circa 30mila euro.Come Comune, abbiamo ripulito le strade dal fango: un grazie va alla nostra protezione civile, che monitora costantemente i corsi d’acqua del territorio, il lavoro dei volontari ha fatto sì che i danni fossero limitati, nonostante l’intensa pioggia».

Non sono invece state inoltrate richieste in Regione dai Comuni di Cene e Pradalunga. «Grazie agli interventi di regimazione realizzati negli anni, il nostro paese è stato graziato dalla bomba d’acqua - dice il sindaco di Cene, Edilio Moreni –. Dai privati non abbiamo ricevuto segnalazioni. Ci sono stati degli allagamenti nei garage di alcuni garage in via Bellora, ma senza danni significativi, grazie all’intervento di vigili del fuoco e protezione civile». «Dai privati non sono arrivate segnalazioni – spiega il sindaco di Pradalunga, Natalina Valoti –. Come Comune abbiamo eseguito piccoli interventi di pulizia, ma i danni in paese sono stati limitati».

Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo del 21 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA