Autista bus aggredito, il gip convalida arresto del 22enne

Clusone. Resta in carcere il marocchino che ha picchiato e rapinato il conducente. Un’assemblea per chiedere più sicurezza.

Il gip Vito Di Vita giovedì mattina ha convalidato l’arresto del marocchino di 22 anni che lunedì sera alla stazione autolinee di Clusone ha picchiato e rapinato un autista della Sab Arriva, soccorso da un collega della ditta Bonomi, ma comunque finito in ospedale con una prognosi di 40 giorni. Il giudice ha disposto che il giovane resti in carcere.

Dopo l’aggressione subita dal collega, gli autisti dei depositi di Clusone, Valbondione, Schilpario e Colere, riuniti in un’assemblea mercoledì sera, hanno condiviso e inoltrato alcune richieste alle segreterie dei quattro sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Faisa). Alla riunione una ventina di autisti, metà di quelli che gravitano sui depositi dell’alta valle. Dalla lettera emerge la solidarietà al collega e la consapevolezza che poteva accadere a tutti loro. «Come richiesto e caldeggiato dallo stesso collega aggredito – hanno detto –, determinati fatti di violenza fisica e verbale nei confronti del personale in servizio presso la Società Sab-Arriva non debbano più verificarsi».

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La decisione è stata quella di inoltrare ai Rsu e Rls interni e rappresentati delle segreterie sindacali alcune richieste a partire dall’adozione di più recenti tecnologie per garantire la sicurezza attiva e passiva da subito, su ogni mezzo della flotta (un esempio, l’attivazione del bottone nero che consentirebbe, in casi di emergenza, di lanciare un allarme). E inoltre, la stipula di una assicurazione aggiuntiva al fondo integrativo per tutelare legalmente il personale viaggiante anche da eventuali danni a cose e persone; la ricostituzione del servizio di controlleria soprattutto negli orari serali e sulle tratte a rischio; la creazione di un settore aziendale specializzato nella sicurezza addestrato all’intervento immediato.

In merito ad alcune dichiarazioni dell’azienda alla stampa, i lavoratori hanno voluto precisare di contro: «Ci riserviamo, nel caso non vengano per l’ennesima volta accolte le nostre richieste, di intraprendere azioni rivendicative al di fuori degli accordi sottoscritti e contenuti nel disciplinare del contratto nazionale e dei normali canoni che si ritengono da parte di tutti i convenuti pressoché inutili ed inefficaci».

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