Cronaca / Valle Seriana
Venerdì 14 Ottobre 2022
Alzano, il mistero degli scheletri trovati sotto la piazza. Forse sono tombe medievali
La scoperta. Trovati durante i lavori di riqualificazione nel centro storico. Forse risalgono al Medioevo. La funzionaria della Soprintendenza: «Difficile stabilire al momento esattamente a quale periodo appartengano questi resti. Al momento si è provveduto al recupero e alla repertazione. Successivamente saranno oggetto di studio e di indagine storica».
Affascinante ritrovamento ad Alzano Lombardo, nel cuore del centro storico, durante i lavori di riqualificazione di piazza Italia, nelle vicinanze della basilica di San Martino Vescovo. Scavando infatti sono riemersi i resti di quattro scheletri. Proprio durante la fase di rifacimento dei sottoservizi (acqua e metano), negli ultimi giorni nel sottosuolo dell’area interessata, sono stati rinvenuti corpi sepolti ridotti ad ossa. I lavori sono stati brevemente sospesi per permettere alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Bergamo e Brescia di intervenire per prendere in carico quanto rinvenuto. Ora tutto è tornato alla normalità e i resti saranno oggetto di studi ed approfondimenti.
Antiche sepolture
«Già dall’inizio seguivamo i lavori – spiega Stefania De Francesco, funzionario archeologo per la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Bergamo e Brescia -,
essendo particolarmente vicini ad un sito importante, come la basilica di Alzano Lombardo, e del centro storico. E proprio nelle recenti settimane durante gli scavi sono stati rinvenuti i resti di quattro corpi umani. Si tratta, con tutta probabilità, di sepolture, inumazioni che avvenivano direttamente nella terra nuda. Nelle epoche che vanno dal Medioevo al 1700 circa, è normale che venissero fatte in prossimità di una chiesa. Difficile stabilire al momento esattamente a quale periodo appartengano questi resti, data anche la cronologia della basilica e l’assenza di oggetti o monili insieme alle ossa. Al momento si è provveduto al recupero e alla repertazione. Successivamente saranno oggetto di studio e di indagine storica».
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