Alzano, l’esondazione del Nesa: «Distrutti dal fango i ricordi di una vita»

IL MALTEMPO IN PROVINCIA. Le testimonianze dei residenti dei condomini Ortensie, colpiti dal nubifragio di lunedì: box allagati e auto sommerse, danni da decine di migliaia di euro.

«È una sensazione che ti rovina la vita: l’acqua ha invaso con violenza strade e garage mentre noi, affacciati alle finestre alle prime luci dell’alba, guardavamo impotenti la furia di quel fiume di fango e detriti». A raccontare l’incubo vissuto lunedì mattina è un residente nei condomini Ortensie di Alzano Lombardo, dove ora si contano i danni provocati dal maltempo. L’esondazione del torrente Nesa ha infatti invaso strade, abitazioni e attività commerciali nelle vie Losa, Nicoli, Nesa e Licini, non lontano dal confine con Ranica. Tante le case rimaste senza energia elettrica per diverse ore, soprattutto i condomini Ortensie, dove il fiume d’acqua e fango sceso dalla strada ha allagato i garage e sommerso le auto parcheggiate.

«I danni sono ingenti – riferisce un residente –. Fortunatamente nessuna appartamento è stato colpito direttamente, ma la situazione del cortile e dei box auto è disastrosa. Ai condomini Ortensie siamo in circa cinquanta famiglie, quasi tutte hanno avuto danni da diverse decine di migliaia di euro, tra automobili distrutte e garage allagati».

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Fin dalle prime ore di lunedì, i residenti si sono rimboccati le maniche per ripulire, armati di stivali e badile, gli spazi invasi dal fango. «Circa una ventina di auto sono state danneggiate irreversibilmente, l’acqua e il fango penetrati nei garage hanno superato anche il metro e mezzo d’altezza, distruggendo gli oggetti stipati sugli scaffali e i ricordi di una vita – dicono alcuni residenti mentre portano, nei punti di stoccaggio per rifiuti ammalorati allestiti dal Comune, scatoloni di materiale da mandare al macero –. Sono due giorni che molti di noi sono a casa dal lavoro per ripulire, ci stiamo dando da fare con tutte le nostre forze ma questa bomba d’acqua è un qualcosa che ci segnerà per sempre. Abbiamo subito danni ingenti, con molte auto da buttare, e le assicurazioni sono un’incognita. Mettiamo in conto di dover pagare diverse decine di migliaia di euro. La pioggia prevista nei prossimi giorni ci preoccupa, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. Già negli Anni Novanta c’era stata un’esondazione del Nesa, ma avevamo alzato un muretto e da allora non c’erano più stati problemi. Fino a lunedì, quando la furia dell’acqua scesa dalla strada ha distrutto tutto».

L’elenco dei danni è lungo e vario: al macero elettrodomestici, quadri, bici e altri oggetti stipati nei box. «I libri di scuola di mia figlia, appena comprati per 500 euro in vista del nuovo anno scolastico, sono andati distrutti», dice una signora. «Avevo comprato l’auto nuova tre mesi fa, l’alluvione me l’ha distrutta», aggiunge un altro residente. «Il danno economico è enorme, ma anche quello affettivo - aggiunge un altro inquilino –. Ho perso pure una copia storica dell’Eco di Bergamo, a cui ero legatissimo perché comprata il giorno della nascita di mia figlia».

Ricognizione dei danni

Nel frattempo il Comune di Alzano Lombardo ha attivato le procedure per la segnalazione alla Regione dell’evento calamitoso. Fin dalle prime ore di lunedì sono cominciate gli interventi di pulizia e di mappatura dei danni: in campo Protezione civile, ufficio tecnico comunale, polizia locale e ditte, insieme a tanti volontari e semplici cittadini. Oltre all’esondazione del Nesa, che ha inondato strade, abitazioni, cantine, garage, negozi e imprese in zona Busa, via Licini, via Losa e via Nicoli, il Comune ha ricevuto numerose segnalazioni, diffuse su tutto il territorio: frane nelle zone di Olera e strada Monte di Nese, fognatura divelta in zona Mottarello e via Belvedere Bassa ed esondazione pure del Rio Grumello.

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«Martedì abbiamo concluso gli interventi di pronto intervento per il ripristino di strade, impianti e strutture pubbliche, grazie ad un grande sforzo da parte di tutte le persone coinvolte, che ringrazio, a partire dai cittadini che hanno mostrato grande solidarietà aiutando a pulire – spiega il sindaco Camillo Bertocchi –. La mappatura proseguirà in questi giorni. Stiamo valutando la frana sulla strada verso il Monte di Nese, dopo il bivio di Olera: servirà un intervento urgente, di almeno 100mila euro. Abbiamo previsto anche la pulizia dell’alveo del Nesa, mentre la Protezione civile sta rimuovendo detriti e rami in alcuni punti critici. Domani (oggi) la ditta incaricata pulirà la griglia del Rio Grumello. Sono interventi urgenti per i quali ci siamo subito attivati». Quanto alla situazione di case, cantine e box, «i danni ai privati sono ingenti - dice Bertocchi –. Come Comune ci siamo attivati subito, per quanto di nostra competenza. Abbiamo svolto un sopralluogo con gli uffici regionali. Invieremo alla Regione la scheda danni, ci auguriamo che la Regione chieda lo stato di calamità, presupposto necessario per richiedere l’accesso ai ristori dei danni pubblici e privati».

I danni in Bassa Valle

Nel day afterc per porre riparo ai tanti danni provocati dalla bomba d’acqua. «Abbiamo individuato un paio di altre situazioni critiche che siamo andati a verificare – spiega l’assessore ai Lavori pubblici di Nembro, Matteo Morbi –. I lavori più consistenti di spostamento massi e piante sono stati affidati alle ditte Bergamelli, mentre Protezione civile, alpini e ultras dell’Atalanta si sono dedicati alla pulizia dei paesi e delle strade». Si continuerà a spalare fango e ripulire rami «ancora per un paio di giorni», conferma Morbi, che chiarisce anche come «è ancora presto per avere una stima dei danni, ma abbiamo aperto la scheda danni alla Regione, dove inseriremo tutti gli interventi e resoconti, anche le denunce dei privati». Anche ad Albino «sono ancora in corso i lavori di messa in ripristino», dice il sindaco Daniele Esposito, che conferma come anche qui sia «in attivazione la scheda danni».

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A Vertova si è aperto nella notte tra lunedì e martedì un nuovo problema nella zona di via Cinque Martiri dove già il giorno precedente c’erano state due frane che avevano ostruito completamente la carreggiata. «Grazie all'intervento immediato dell'impresa Grassi Andrea & C e della Protezione civile, seguiti al provvedimento di somma urgenza emesso dal Comune, lunedì la strada è stata liberata dal materiale, in modo da consentire l'accesso ai residenti che abitano oltre il punto in cui è scesa la frana e alle attività commerciali – spiega il sindaco Riccardo Cagnoni –. Nella nottata successiva una delle due frane ha scaricato nuovamente materiale fangoso sulla strada, prontamente ripulito in mattinata. È stato effettuato nuovamente un sopralluogo con Ufficio tecnico e geologo ed è stato concordato di collocare alcuni blocchi di calcestruzzo sul muro di sostegno della scarpata per evitare che le prossime precipitazioni previste per mercoledì notte possano far riversare altri detriti sulla strada». Nessun danno a persone o cose, ma l’ordinanza di chiusura della strada rimane in vigore, «per monitorare l'eventuale evoluzione che potrebbe derivare dai fenomeni temporaleschi previsti per le prossime ore». Da qui l’invito del sindaco «ad evitare di recarsi in Valle Vertova quando sono previsti fenomeni meteorologici di forte intensità, se non per stretta esigenza».

Riguardo invece la problematica degli allagamenti nella zona di Casnigo, dove il presidente della Comunità Montana Giampiero Calegari ha sottolineato il mancato svolgimento dei lavori di sostituzione delle tubature, Anas ha riferito che « l'intervento è stato progettato e finanziato e siamo in attesa dell'inizio dei lavori», aggiungendo che «è previsto anche un intervento di rifacimento della pavimentazione per il territorio».

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