Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 15 Febbraio 2021
Al pizzo Coca -21,9 gradi
Ghiacciate le cascate del Serio
Sul «tetto delle Orobie» la temperatura più bassa dell’inverno. Candele di ghiaccio a Valbondione.
Stando alle previsioni degli esperti l’irruzione di aria gelida, di origine artico continentale, doveva segnare il suo apice nella giornata di ieri. La conferma arriva infatti dalle stazioni del Centro meteo lombardo dislocate sul nostro territorio; non fanno eccezione le località della bassa bergamasca dove ovunque le temperature notturne sono state negative.
Salendo progressivamente di quota il freddo si è fatto più pungente con la colonnina di mercurio che è oscillata dai -5 gradi di San Pellegrino ai quasi -9 di Peghera di Taleggio, dai -6 di Villa d’Ogna ai -10 di Roncobello, Zambla Alta e Valbondione. Tra gli abitati di fondovalle da segnalare i quasi -12 di Colere e i -12,2 di Schilpario, valori molto simili ai rifugi Vodala a Spiazzi e Campel a Lizzola.
Ai 3.050 metri del pizzo Coca la temperatura è passata dai -20 di sabato sera ai -21,9° C di poche ore più tardi, punta più bassa registrata durante questi mesi invernali sul «tetto delle Orobie». Il freddo intenso, come spesso capita in questi casi, ha fatto velocemente ghiacciare il piccolo rivolo che precipita dalla sommità delle cascate del Serio e formando enormi candele. Con l’arrivo dei raggi solari, benché la temperatura si mantenesse costantemente attorno ai -10 gradi, molte di queste si sono frantumate accumulandosi alla base di ognuno dei tre salti. Lo spettacolo ha destato molta curiosità anche da parte di alcuni escursionisti che hanno raggiunto il vecchio borgo di Maslana, e quindi l’Osservatorio floro- faunistico.
Non va però dimenticato che il possibile rialzo delle temperature in quota può aumentare i rischi legati al distacco di valanghe. Nella mattinata di ieri era infatti ben visibile da Valbondione l’enorme valanga staccatasi nei giorni scorsi dai pendii erbosi nei pressi del rifugio Curò. La massa di neve è precipitata dalla parete verticale del «Tagliamento» invadendo parte del sentiero estivo che si snoda a valle.
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