Al Papa Giovanni al via sei nuove linee vaccinali, terza dose Covid e antinfluenzale

Saranno attive da martedì nel foyer dell’auditorium Lucio Parenzan: verranno somministrate le terze dosi anti Covid, ma anche l’antinfluenzale per over 65, fragili e operatori sanitari che la richiederanno.

Ampliare la rete, accelerare la campagna d’autunno. Se il virus dà segni di ripresa, il sistema sanitario regionale risponde potenziando l’offerta per la campagna vaccinale.

In chiave bergamasca da quest’oggi saranno attive sei nuove linee vaccinali all’ospedale «Papa Giovanni», predisposte nel foyer dell’auditorium Lucio Parenzan. Si somministreranno le terze dosi dell’anti-Covid, ma eventualmente anche prime e seconde dosi, per contribuire a coprire quell’ultimo miglio di campagna fondamentale in questo momento dell’emergenza. In più, si inoculerà anche il vaccino antinfluenzale: l’opzione è consentita in co-somministrazione alla terza dose dell’anti-Covid per gli over 65, i fragili e gli operatori sanitari che la richiedono, e il «Papa Giovanni» è inserito anche nella «mappa» dello specifico portale regionale che permette di prenotare anche la sola vaccinazione antinfluenzale (le prenotazioni per la sola vaccinazione antinfluenzale si sono aperte in Lombardia nei giorni scorsi, il via effettivo a queste iniezioni negli hub è fissato dall’11 novembre).

Finora, all’ospedale alla Trucca, le terze dosi erano somministrate all’interno del Centro prelievi, come già accaduto nella fase iniziale, prima dell’apertura dell’hub alla Fiera di via Lunga (chiuso poi a inizio agosto); l’Asst cittadina resta impegnata con le terze dosi anche a San Giovanni Bianco e al Presst di Sant’Omobono.

In questa fase, la «macchina vaccinale» – bergamasca e più in generale lombarda – sta viaggiando soprattutto per iniettare le dosi «aggiuntive», la cui platea è al momento composta dagli immunocompromessi, dai «fragili», dagli operatori sanitari e dagli over 60. In questa fase gli hub ancora attivi sono quelli di Chiuduno, Clusone e Rogno (Asst Bergamo Est), il Cus di Dalmine (Asst Bergamo Ovest), i centri di Albino e Mapello (gestiti dalla cooperativa Iml, formata da medici di base) e il centro vaccinale alla Same di Treviglio, organizzato in coordinamento dall’Asst Bergamo Ovest e dalla Iml.

Prime dosi a rilento

Se le terze dosi hanno preso ritmo, pare ormai essersi esaurita la spinta per le prime dosi. La scorsa settimana, guardando al «contatore» di Regione Lombardia, in media tra i bergamaschi sono state inoculate ogni giorno tra le 200 e le 250 prime dosi, un ritmo decisamente basso.

Per fare un confronto su tempi recenti: nella prima decade di settembre si viaggiava a circa 1.600-1.700 prime dosi al giorno, a fine settembre (dopo l’annuncio del decreto che avrebbe introdotto il Green pass sui luoghi di lavoro) si era risaliti a circa duemila prime dosi al giorno, a ridosso del 15 ottobre le prime dosi quotidiane erano 800-900. Succede in tutta la Lombardia: domenica, per esempio, in provincia di Cremona si sono contate solo 2 prime dosi, a Mantova 5, a Lecco 0.

Gli ultimi dati della Regione, aggiornati alla sera del 31 ottobre, indicano che sono 876.103 i bergamaschi raggiunti dalla campagna vaccinale almeno dalla prima dose, pari all’88,48% della popolazione «target» over 12, mentre in 807.283 hanno ricevuto anche la seconda dose (il 73,41% della popolazione target)

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