
Cronaca / Valle Seriana
Venerdì 18 Aprile 2025
Al Curò si rivedono i fiocchi di neve. Vento forte, 40 interventi dei pompieri
METEO. Giovedì 17 aprile una punta massima di velocità di 103 chilometri all’ora alla baita Termen nella zona del Monte Pora.
Mirco Bonacorsi
Come era nelle previsioni il fattore meteo preponderante nella giornata di giovedì 17 aprile è stato il vento; i dati rilevati dalle stazioni del Centro meteo lombardo hanno infatti indicato una punta massima di velocità di 103 chilometri all’ora alla baita Termen (nella zona del Monte Pora), 100 sul monte Misma, 85 al rifugio Passo San Marco, 81 al rifugio Vodala (Spiazzi di Gromo), 68 a Treviglio e 64 ad Alzano Lombardo.
Vigili del fuoco, 40 interventi
Proprio a causa del vento i Vigili del fuoco sono stati impegnati, a partire dalle 5 del mattino, in una quarantina di interventi: principalmente si è trattato di rimuovere rami e alberi abbattuti o pericolanti, pezzi di lamiere e tetti volati sulle strade, persiane cadute o a rischio. Non ci sono stati feriti o grossi danni, la zona più colpita è stata la Bassa Bergamasca, con i Vigili del fuoco volontari di Treviglio che hanno dovuto correre tra Treviglio, Fornovo, Ciserano e Fara d’Adda. Colpite anche Curno e la città ma già nel pomeriggio il vento si è placato.
Ricomparsa la neve
Meno rilevante, dal punto di vista statistico, è stato invece il quantitativo di acqua caduto sulla nostra provincia (tra la mezzanotte e le 18) e che ha visto il maggior accumulo a Roncobello (82 millimetri), seguito dai 72 di Branzi, 54 di Serina e 46 di Valcanale.
Il parziale calo delle temperature prima di mezzogiorno ha però permesso la fugace ricomparsa dei fiocchi di neve fin verso i 1800 metri di quota (al rifugio Curò la colonnina di mercurio in meno di due ore è scesa da 4 gradi a 1). Non si è però trattato di un fenomeno estemporaneo poiché, dopo il loro parziale rialzo del primo pomeriggio, con le prime ombre della sera la web-cam che dall’Ostello Curò inquadra l’abitato di Valbondione ha nuovamente «catturato» i fiocchi che andavano a depositarsi sul manto ancora presente al suolo.
Negli ultimi sette giorni le strumentazioni di Vilminore, Barbellino e Lago Fregabolgia hanno rilevato una riduzione del manto nevoso dai 23 ai 30 centimetri
Benché non sia quindi da escludere un risveglio venerdì 18 aprile con un panorama diverso da quello di giovedì 17, le temperature primaverili stanno gradualmente erodendone lo spessore, come è possibile verificare dall’analisi dei dati raccolti da Arpa Lombardia. Negli ultimi sette giorni, infatti, le strumentazioni di Vilminore (a 1856 metri di quota), Barbellino (a 1784 metri, sul territorio di Valbondione) e Lago Fregabolgia (a 1955 metri, sopra Carona) ne hanno rilevato una riduzione dai 23 ai 30 centimetri.
Il meteo dei prossimi giorni
Il bollettino meteo emesso da Arpa prevede per venerdì 18 aprile una residua instabilità ma con precipitazioni meno intense. Da sabato 19 una nuova circolazione ciclonica proveniente dall’Atlantico interesserà la nostra regione portando una nuova ondata di instabilità fino a lunedì, quando il minimo barico formatosi tenderà a scivolare verso la Sicilia lasciando spazio ad un tempo meno perturbato.
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