Addio a Kebir, cavallo coccolone e da record: 39 anni di longevità

LA STORIA. Augusto Gaioni, storico proprietario dell’agriturismo «Il Roccolo» al Colle Vareno (Monte Pora), racconta: «Era speciale, affettuoso e sempre in cerca di compagnia».

«Kebir era un cavallo speciale, aveva quel qualcosa in più: affettuoso, sempre in cerca di compagnia, bello e in forma, mi ha rubato il cuore, e non solo a me», racconta Augusto Gaioni, storico proprietario dell’agriturismo «Il Roccolo» al Colle Vareno (Monte Pora), mentre condivide i ricordi del suo amato cavallo, un anglo arabo, morto lunedì 23 settembre, a 39 anni e mezzo. «Era speciale e merita di essere anche ricordato in modo speciale». Kebir era stato acquistato da Gaioni e dalla moglie nel 1989, quando l’uomo, ora 76enne, aveva deciso di abbandonare il lavoro alla Dalmine di Costa Volpino per inseguire una vita diversa, più a contatto con la natura, con la famiglia.

«Aveva quattro anni quando l’ho preso, l’ho addestrato e da allora fino al 2019 mi ha accompagnato nei trekking e nelle passeggiate con turisti che poi erano anche amici: adesso era ufficialmente in pensione ma correva libero nei prati - racconta Gaioni accanto al nipote Mario che ora aiuta i genitori Gloria (figlia di Augusto) e Antonio nell’attività agrituristica -. In passeggiata doveva essere il primo, davanti a tutti».

Tanti ricordano quel cavallo che amava stare vicino alla gente ed essere coccolato e che tanti hanno cavalcato negli anni. «Era socievole, quando arrivavi in auto, metteva il muso dentro il finestrino per farsi coccolare». Un cavallo speciale e in salute, 39 anni sono infatti quasi un record. Il segreto della longevità? «La libertà - confida Gaioni - Kebir era sempre libero, al pascolo, fino alle prime nevicate. E poi è stato curato e coccolato da tutti».

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