Addio a Guido Servalli: dedicò la sua vita a scuola e innovazione

IL LUTTO. Fu dirigente del settore scolastico per la Regione. Nativo di Alzano, aveva 76 anni.

«Ci hai lasciato con la dignità e l’eleganza che ti ha sempre contraddistinto». Con queste semplici parole che riassumono la sua cifra distintiva, Guido Servalli è stato salutato dai suoi cari, in primis l’adorato figlio Giorgio, 26 anni. Bergamasco nativo di Alzano Lombardo, Guido Servalli, classe 1947, è mancato l’altra notte dopo una lunga malattia che l’aveva costretto al ricovero a Bisceglie, in provincia di Barletta.

Anche se lontano da tempo dalla sua città, Guido Servalli ha lasciato un ricordo vivo nelle tante persone che l’hanno conosciuto in forza sia della sua attività lavorativa sia del suo impegno nel sociale e nella politica locale.

Laureato in Sociologia all’Università di Trento con il massimo dei voti, Servalli si è poi dedicato al mondo dell’innovazione e della scuola, diventando dirigente del settore scuola della Regione Lombardia ai tempi di Roberto Formigoni. Il suo ultimo incarico, sempre come responsabile del settore Scuola è stata la sede regionale di Lecco. Servalli ha collaborato anche con «L’Eco di Bergamo» nei primi anni ’90 ideando e fondando «Bergamo Giovani», un mensile dedicato al mondo della scuola diffuso in allegato al quotidiano in tutte le scuole della nostra provincia. In quel periodo è stato anche direttore del «Cite - Centro di Innovazione Tecnico Educativa».

«Si è sempre occupato di educazione, di innovazione e di edilizia scolastica – ha ricordato il figlio Giorgio –. Era una persona sempre corretta, ma soprattutto era la gentilezza fatta persona. L’essere cortese e disponibile era davvero la sua cifra distintiva».

Il funerale è stato celebrato giovedì 13 giugno nella chiesa di San Pasquale a Barletta. Le ceneri saranno portate nella chiesa parrocchiale di Torre de’ Roveri dove sabato alle 10 si terrà la funzione religiosa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA