Addio a Giada, veglia per ricordare la bimba morta nel frontale: fuori pericolo il fratellino di 9 anni

CLUSONE. In coma la nonna di Giada Paolella. Sta meglio il fratellino Davide. Il rientro a casa a Castione da un’amichevole di calcio dei pulcini a Zanica e poi lo schianto.

Le conseguenze del frontale sono state talmente violente che anche i soccorritori necessiteranno ora di un supporto psicologico, perché martedì sera tra le lamiere di una Seat Ibiza ha perso la vita una bambina di soli otto anni. Si chiamava Giada Paolella e frequentava la seconda elementare alla scuola di Bratto, a pochi metri dall’hotel «Milano», dove mamma Laura e papà Roberto lavorano come camerieri. Proprio lì si trovavano anche martedì sera e per questo a prendere Davide, fratellino di Giada di un anno più grande, alla fine di un incontro amichevole di calcio con la squadra dei pulcini del Rovetta a Zanica, era andata la nonna materna Paola Migliorati, che si era portata, come capitava spesso, anche Giada.

Sulla strada del ritorno verso Castione, dove la famiglia vive nella località Rusio, la tragedia: mancavano pochi minuti alle 23 quando la Seat Ibiza guidata da nonna Paola e che percorreva l’ex Statale 671 si è scontrata frontalmente con una Bmw 320 sulla quale viaggiava una coppia di cinquantenni di Clusone. Nonna Paola è rimasta ferita in modo grave ed è ricoverata in coma farmacologico agli Spedali Civili di Brescia: la prognosi è riservata. Davide ha invece riportato la frattura di un femore, ma non è in pericolo di vita. Ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: intervento che è perfettamente riuscito. L’unica notizia positiva della giornata di ieri per la famiglia Paolella e per le comunità di Clusone e Castione. I due occupanti della Bmw non hanno invece riportato ferite gravi e sono stati portati lui al Papa Giovanni e lei alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo.

L’ipotesi della distrazione

L’incidente nel tratto tra le due rotatorie degli svincoli per Clusone e Rovetta, poco prima di una leggera curva verso destra per chi viaggia verso valle. Cosa sia successo di preciso stanno cercando di ricostruirlo i carabinieri del Nucleo radiomobile di Clusone, che hanno effettuato i rilievi sull’asfalto fino quasi all’alba di ieri. L’ipotesi è quella di una distrazione: da una prima ricostruzione, sarebbe stata proprio la Seat a finire nella corsia opposta di marcia, trovandosi di fronte la Bmw il cui conducente ha tentato, invano, di evitare l’impatto. Per questo la Procura potrebbe indagare la nonna per omicidio stradale: formalità che fino a mercoledì sera non era però ancora stata concretizzata, viste anche le gravi condizioni in cui versa la sessantenne. Un fascicolo potrebbe essere aperto nelle prossime ore dal sostituto procuratore Raffaella Latorraca, titolare del caso, che ha invece subito concesso il nullaosta alla restituzione del corpo della piccola Giada ai genitori senza disporre l’autopsia, non essendoci dubbi sulle drammatiche cause della sua morte.

La perizia cinematica

Per ricostruire con precisione la dinamica, la stessa Procura potrebbe anche disporre una perizia cinematica. L’iter d’indagine in questi casi prevede anche che i due conducenti vengano sottoposti agli esami del sangue per verificare il loro tasso alcolico: per questo in ospedale sono stati prelevati a nonna Paola e al quarantasettenne al volante della Bmw dei campioni di sangue a questo scopo. Gli esiti si avranno tra alcuni giorni, ma le testimonianze e le ricostruzioni dei carabinieri in merito ai momenti precedenti il frontale porterebbero già a escludere che uno dei due conducenti fosse sotto l’effetto di alcol al momento del sinistro.

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I due bambini viaggiavano sul sedile posteriore con le cinture allacciate. Sull’auto è stata trovata una sola «alzatina» che, nella violenza dell’impatto, si è spostata nell’abitacolo e dunque non si sa, al momento, se vi fosse seduta sopra Giada oppure Davide. Il personale del 118 – arrivato sull’ex Statale 671 con due automediche, tre ambulanze del Corpo volontari Presolana, della Croce blu di Gromo e della Croce verde di Colzate, oltre agli elisoccorsi decollati da Brescia e da Sondrio – non ha potuto che constatare la morte di Giada, avvenuta sul colpo, nell’impatto frontale tra le due vetture. I vigili del fuoco dei distaccamenti di Clusone e Gazzaniga hanno soccorso gli altri feriti, estratti dagli abitacoli e affidati alle cure del 118.

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Con l’elisoccorso arrivato da Brescia è stata portata al Civile nonna Paola, che è la ferita più grave. L’altro elisoccorso è stato invece utilizzato per trasferire al «Papa Giovanni» Davide, sempre rimasto cosciente durante i soccorsi e, come detto, ieri sottoposto a un intervento. Le ambulanze sono servite per portare la coppia della Bmw ai due ospedali bergamaschi, lui in codice giallo e lei in codice verde. Il corpo senza vita di Giada è stato invece portato alla camera mortuaria del cimitero di Clusone.

Allestita la camera ardente: i genitori hanno scelto la casa della bisnonna materna Mea, in via Toscanini 1 a Bratto, visto il forte legame tra la donna e la piccola Giada. I funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale di Bratto sabato pomeriggio, alle 15, preceduti dal corteo a piedi da casa della bisnonna: il Comune proclamerà il lutto cittadino. Nella sera di giovedì alle 20,30 la stessa chiesa ospiterà invece un momento di ricordo di Giada e di preghiera per i feriti.

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