Una raccolta per aiutare la famiglia del volontario morto dopo una lunga malattia

ROTA D’IMAGNA. Angelo Cadè era soccorritore della Croce Rossa. Una raccolta fondi degli amici per aiutare i due figli.

La sua vita l’aveva dedicata ad aiutare le persone come soccorritore della Croce Rossa e adesso che Angelo Cadè non c’è più, scomparso dopo lunga malattia, gli amici hanno pensato di aiutare la sua famiglia, sostendendola con una raccolta fondi a favore dei figli Daniele ed Elena.

«Daniele ed Elena sono i suoi ragazzi e proprio a loro sono destinate le donazioni, con il benestare della sua famiglia, alla quale va tutta la nostra vicinanza. Angelo mancherà a tutti e questo ci è sembrato il modo migliore per onorarlo»

La raccolta è stata aperta circa una settimana fa sulla piattaforma GoFundMe dall’amico ed ex collega del soccorritore Alex Birolini, insieme a un gruppo di amici «perché – si legge nella pagina dedicata all’iniziativa - Angelo era un collega, un amico, un ottimo soccorritore, ma soprattutto un papà. Daniele ed Elena sono i suoi ragazzi e proprio a loro sono destinate le donazioni, con il benestare della sua famiglia, alla quale va tutta la nostra vicinanza. Angelo mancherà a tutti e questo ci è sembrato il modo migliore per onorarlo».

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Beneficiaria della raccolta è Roberta Sala, la mamma di Daniele ed Elena. I fondi arriveranno direttamente a lei per far fronte alle necessità dei figli. L’obiettivo fissato è quello di raggiungere quota 10.000 euro, visto che nel giro di sole 24 ore ne erano già stati raccolti cinquemila. Quindi la raccolta prosegue.

La lunga malattia

Quarantacinque anni, di Rota d’Imagna, Angelo Cadè è scomparso il 20 agosto dopo una lunga malattia. Soccorritore della Croce Rossa, era stato per tanti anni volontario nella Cri di Alzano Lombardo, nel Comitato di Treviglio e Gera d’Adda e poi volontario di Bergamo Ovest Sant’Omobono Terme.

Si era diplomato all’istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, ma dopo aver lavorato come cuoco in vari ristoranti, dal 2014 era stato assunto come dipendente dal Comitato di Bergamo Hinterland con la mansione di autista soccorritore e istruttore, ma nonostante l’impiego continuava anche a fare il volontario in Valle Imagna.

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