Sant’Omobono, nuova sede per il Soccorso alpino Valle Imagna

TAGLIO DEL NASTRO. Posta nell’area feste di Cepino è una casetta in legno adibita a deposito automezzi e a centro operativo. Sostituisce la vecchia sede che si trovava nell’edificio del Cai Valle Imagna.

Potrà essere utilizzata per le attività di soccorso e in particolar modo potrà fungere da sede logistica in attività di lunga durata, come ricerca dispersi o calamità naturali. È stata inaugurata la mattina dell’8 novembre, a Sant’Omobono, la nuova sede operativa del Soccorso alpino Valle Imagna.

La nuova sede

Situata nell’area feste di Cepino, in via Padania, area gestita dalla Polisportiva Virtus Cepino e di proprietà comunale (l’Amministrazione ha concesso la superficie tramite una concessione gratuita di 50 anni), è una casetta in legno adibita a deposito automezzi e centro operativo, che va a sostituire la vecchia sede in una stanza nell’attuale sede del Cai Valle Imagna, all’ingresso del percorso vitae a Sant’Omobono.

«Ora tutte le stazioni hanno un punto d’appoggio»

«Grazie a questa nuova sede – dice Marco Astori, delegato della VI Delegazione Orobica – ora tutte le nostre stazioni hanno un punto di appoggio e di ritrovo, che è anche un modo per incrementare il numero di volontari». La squadra del Soccorso alpino Valle Imagna è attualmente composta da 25 volontari e svolge il servizio su tutta la Valle Imagna, Val San Martino, Isola, parte della Val Brembilla e parte della bassa Valle Brembana.

«Facciamo circa 30 interventi l’anno – sottolinea Mauro Prometti, capostazione –. Negli ultimi anni diversi giovani con tanta voglia di fare si sono uniti alla nostra stazione. Un ringraziamento alle imprese locali e al Bim Bergamo e alla Comunità montana Valle Imagna per il contributo che ci ha permesso di realizzare questa nuova casa».

«Facciamo circa 30 interventi l’anno – sottolinea Mauro Prometti, capostazione –. Negli ultimi anni diversi giovani con tanta voglia di fare si sono uniti alla nostra stazione.

La nuova sede operativa, che fungerà anche da punto di ritrovo per le attività formative, ha una superficie di circa 90 metri quadrati. All’interno vi sono un box che ospita una jeep allestita operativamente per le operazioni di soccorso, una sala principale per le attività di riunione, coordinamento e aggiornamento, e un locale tecnico adibito a sala radio e comunicazioni e una seconda piccola stanza con materiale tecnico. «Il soccorso è una delle attività più nobili – commenta il consigliere regionale Jonathan Lobati –. Come Regione sosterremo sempre l’importantissimo lavoro che svolge il Soccorso alpino».

Alla memoria di Matteo Tasca (appassionato di montagna scomparso lo scorso anno a 35 anni per un malore) inoltre, è stato donato un carrello con due moto elettriche che permetteranno al Soccorso di avvicinarsi il più possibile all’area dell’intervento.

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