Quindici ore di pedalata sulla Roncola, la sfida di Alessandro

LA STORIA. L’«Everesting» del cuoco con la passione del ciclismo: un dislivello di 8.848 metri, sempre sulla stessa salita. «Un’esperienza emozionante», col sostegno di famiglia e amici.

Su e giù dalla salita della Roncola per il proprio «Everesting» personale. A porsi la sfida è stato Alessandro Angeloni, classe 1992, cuoco di Sorisole e appassionato di ciclismo che pedala da circa otto anni. La sua passione per la bicicletta è nata inizialmente come un modo per mantenersi in forma, ma col tempo si è trasformata in qualcosa di più profondo, portandolo a cercare un equilibrio mentale e fisico. «Con il passare degli anni ho trovato un equilibrio che mi ha spinto ad alzare sempre di più l’asticella», racconta Alessandro. E così, nelle scorse settimane, ha deciso di affrontare l’ardua sfida dell’Everesting, che consiste nel raggiungere l’altitudine del Monte Everest, 8.848 metri, percorrendo un’unica salita, ripetendola tante volte quante necessarie per accumulare il dislivello richiesto. Il tutto entro 24 ore di tempo.

Un percorso di circa otto chilometri che Angeloni ha affrontato per ben 18 volte per compiere la sua prova

La sfida

«Era una sfida che mi ero prefissato da tempo, volevo vedere quanto potessero reggere il mio fisico e la mia testa – spiega Alessandro –. Ho scelto la salita della Roncola, che da Almenno San Salvatore porta alla frazione di Roncola». Un percorso di circa otto chilometri che Angeloni ha affrontato per ben 18 volte per compiere la sua impresa. «Ho scelto questa salita perché mi è molto cara; è stata la mia prima salita completata con una bicicletta e negli anni è diventata una fonte di grande motivazione», confessa il ciclista. Non è stata solo una scelta tecnica, quindi, ma anche «di cuore»: un percorso che conosce bene e che ha segnato l’inizio del suo viaggio nel mondo del ciclismo.

Dalle 4 del mattino in sella

La giornata della sfida è iniziata presto: alle 04,05 del giorno scelto Alessandro è partito, determinato a completare l’Everesting entro le 24 ore. «Sono state 15 ore di pedalata sotto un sole splendente – ricorda –. Non è mancato il sostegno di amici, che mi hanno accompagnato in bicicletta, in macchina o in moto, per darmi forza e incoraggiamento durante l’impresa. Ma il supporto più importante è stato quello della mia famiglia: per me è stata la motivazione più grande, sapere che erano lì a sostenermi in questa splendida avventura».

Completare un Everesting non è solo una prova fisica, ma soprattutto mentale. Ogni ripetizione della salita diventa una lotta contro la stanchezza e il desiderio di fermarsi. Ma Alessandro non ha mai mollato: «È stata un’esperienza emozionante – conclude –, qualcosa che volevo fare da tanto e farlo sulla Roncola, una salita che per me ha un grande valore, ha reso tutto ancora più speciale».

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