Il Campo scuola giovani alpini compie 12 anni: festa con ospiti d’onore

Almenno San Bartolomeo Nell’area allestita in riva al Brembo mercoledì 13 luglio saranno accolti presidente nazionale Ana Sebastiano Favero e il presidente sezionale Giorgio Sonzogni.

L’esperienza del Campo scuola giovani alpini» operativo ad Almenno San Bartolomeo in località Campino e gestito dal gruppo alpini almennese ha compiuto 12 anni. Mercoledì 13 luglio il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero con il presidente sezionale di Bergamo Giorgio Sonzogni faranno visita al campo. Questa esperienza per i giovani, inizialmente almennesi, è nata in località Roccolone nel 2011 poi, visto che la partecipazione aveva oltrepassato i confini locali e della bergamasca, gli organizzatori hanno pensato di trasferire il campo su un’area di circa 12.000 metri quadrati in riva al fiume Brembo, messa a disposizione dalla famiglia Rota Nodari.

Ragazzi da tutte le regioni

«Siamo arrivati al 12° anno di campo scuola – fa sapere Mauro Guazzato, segretario del campo - siamo rimasti fermi solo nel 2020 per la pandemia. Eravamo partiti con 60 ragazzi, quest’anno sono 690, coordinati da 100 capisquadra (giovani anche loro) e istruttori, quelli che animeranno 5 corsi dal 7 al 31 luglio provenienti da tutta Italia. Chiaro, la maggior parte sono della provincia di Bergamo e Lombardia, ma poi sono ragazzi che arrivano da tutte le regioni, quest’anno anche dalla Sardegna. Ci sono anche i bambini della scuola primaria: venerdì scorso sono stati loro ad aprire il campo 2022 con un corso di tre giorni. Sono 160 gli allievi che accoglieranno i due presidenti Favero e Sonzogni e con loro faranno l’alzabandiera e canteranno l’inno d’Italia e pranzeranno insieme. Il nostro campo scuola lo scorso anno ma anche quest’anno ha ospitato gli studenti dell’Istituto Maironi di Presezzo che hanno fatto lezioni di educazione civica e di primo soccorso imparando a usare il defibrillatore (BLSD)».

I corsi? Antincendio, protezione civile, arrampicata su palestra di roccia, sopravvivenza, orienteering, rispetto della natura, attività cinofile, soccorso in acqua, tiro con l’arco; giochi, bivacchi alpini e non mancano le gite sul fiume

Le Brigate e le attività

Con il capogruppo degli Alpini Domenico Donghi e il tesoriere Diego Brumana abbiamo fatto visita al campo scuola. All’ingresso c’è il corpo di guardia, accanto la segreteria, il comando, il pronto soccorso, poi la tenda ospiti, la chiesetta, il generatore da 200 kw, la cucina e il refettorio. Sono allestite le tende dove dormono gli allievi con i loro capisquadra, la tenda scuola. I bagni e le docce sono serviti da una cisterna interrata di 9.000 litri per recupero acque reflue. Infine immancabile, il «Pennone Bandiere». «Il corso è di una settimana, gli allievi sono divisi in Brigate (Cadore, Julia, Orobica, Taurinense, Tridentina e Scuola di formazione). - spiega Donghi -, ogni Brigata è composta da 40 allievi, 5 allievi capisquadra, 5 capisquadra veterani e 3 istruttori. La giornata tipo degli allievi prevede sveglia alle 7 con la tromba, colazione, alzabandiera e Inno Nazionale, subito dopo iniziano le attività. I corsi sono una ventina, tra i quali: antincendio, protezione civile, arrampicata su palestra di roccia, sopravvivenza, orienteering, rispetto della natura, attività cinofile, soccorso in acqua, tiro con l’arco; giochi, bivacchi alpini, gite sul fiume. A turno sono una trentina le persone che coordinano le giornate del campo scuola. Al termine di ogni corso si tiene la cerimonia di chiusura campo con la partecipazione dei famigliari. Un grazie di cuore va ai miei alpini e a tutti i volontari ed enti che collaborano e ci aiutano».

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