Cronaca / Valle Imagna
Venerdì 11 Febbraio 2022
«Ho venduto casa per paura». Vicino indagato per stalking ad Almenno San Bartolomeo
Dal gup il caso di un 51enne a capo di una comunità spirituale e in cella per presunti abusi su due fratellini
È in carcere a Pesaro e a processo ad Ascoli per abusi sessuali su due fratellini (anche la loro madre è alla sbarra) tra il 2012 e il 2014. M. S., 51 anni, di Almenno San Bartolomeo, che aveva dato vita a una comunità di studio e meditazione su tematiche spirituali e di crescita interiore, nell’ultima udienza del processo marchigiano, il 21 gennaio, ha respinto tutte le accuse.
Ma i suoi guai non finiscono qui. Giovedì 10 febbraio, davanti al gup di Bergamo, è approdato il fascicolo che lo vede sotto inchiesta per stalking nei confronti di una vicina di casa. «Vivevo in un paradiso, ma per colpa sua sono stata costretta a vendere l’abitazione perché avevo paura. Avevo attacchi di panico ed ero costretta ad assumere psicofarmaci», ha raccontato ai margini dell’udienza preliminare la donna, 66 anni, parte civile con l’avvocato Pasquale Silvestro.
La zona è quella di via Cascine ad Almenno S. Bartolomeo, tra il Brembo e la chiesa di San Tomè. Indagato e presunta vittima vivevano in due cascine che stanno dirimpetto . «Nella sua casa ci vedevo molte persone, anche una ventina per volta, spesso faceva cose strane: sulla terrazza ho visto una ragazza sdraiata a terra e lui che le girava attorno come se stesse officiando un rito. Lei poi aveva vomitato e lui si era girato verso di me dicendomi: “Visto cosa so fare?”. Alcune persone si fermavano a dormire sull’erba in un campo vicino - ha spiegato la 66enne -. All’inizio i rapporti erano buoni poi si sono deteriorati». La scintilla degli attriti sono stati i cani della signora, «un pastore tedesco e un pastore bergamasco, poi morti avvelenati»: abbaiavano spesso e per questa vicenda del 2014 la donna, dopo la denuncia di M. S., è stata condannata per disturbo della quiete pubblica. La situazione però sembrava essersi tranquillizzata: «Ma quando sono stata chiamata a testimoniare al processo di un altro vicino che l’aveva denunciato - ha continuato la 67enne -, ha ripreso a insultarmi e minacciarmi e mi ha pure denunciata per minacce. Accuse che sono state archiviate. E a questo punto l’ho denunciato io per stalking».
Il 51enne è accusato di aver ingiuriato la donna, recapitato lettere dal tono minaccioso e offensivo, ripreso la vicina con telefonini e con telecamere fisse, gettato nel cortile della 66enne pezzi di vetro, barrette di cioccolato, gomme da masticare «al fine di nuocere ai cani della suddetta» . Questo sarebbe avvenuto almeno da gennaio al 13 giugno 2018, giorno in cui lei aveva sporto denuncia. Ieri il difensore Cristian Manzoni ha prodotto una perizia psichiatrica effettuata nel corso del processo di Ascoli in cui si dà atto che M. S. è capace di intendere e volere ma che presenta problematiche psichiatriche. Il gup ha deciso di acquisire la relazione dello psichiatra che assiste il 51enne in carcere e ha rinviato al 21 aprile.
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