Via Mala ghiacciata ma off limits, la valorizzazione resta nel cassetto

CASCATE DI GHIACCIO. Lo spettacolare tracciato in Valle di Scalve è dismesso ed è in vigore un’ordinanza di divieto di accesso. «C’era un vecchio progetto, ma è rimasto senza fondi».

Il fascino della antica via e i disagi (che vanno verso una soluzione, almeno in un punto) della nuova strada: la Via Mala versione «frozen»è una meta desiderata, ma inaccessibile: è in vigore un’ordinanza di divieto di accesso su gran parte del vecchio tracciato dismesso. Anche il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nei giorni scorsi ha rilanciato la Via Mala postando alcuni suggestivi scatti delle colonne di ghiaccio sulle sue pagine social.

La Via Mala - alias strada statale 294 - è una delle due strade di accesso alla Valle di Scalve, insieme a quella del Passo della Presolana, che sale da Bergamo (la statale 671). Accanto al tracciato attuale della statale 294 con diversi passaggi in galleria, alcuni tratti della vecchia Via Mala regalano panorami mozzafiato a strapiombo sull’orrido della valle del fiume Dezzo. Scorci da Grand Canyon, particolarmente «appetibili» nel periodo invernale, quando si creano enormi cascate di ghiaccio e non mancano - oltre ai curiosi fotografi - anche scalatori.

Divieto di accesso

«Un mese dopo la mia elezione, nel 2020, avevo fatto un’ordinanza per vietare l’accesso a questo tratto – dice il sindaco di Colere, Gabriele Bettineschi, sul cui territorio si trova la maggior parte della strada –: quando ghiaccia, c’è un problema di sicurezza: mancano i parapetti, alcuni muretti sono crollati e c’è il rischio di caduta massi».

Un musicista famoso ci ha chiesto di poter venire per girare un video, ma abbiamo dovuto dire di no

Ma l’ordinanza - in vigore – non ha scoraggiato molti turisti e nei primi mesi dall’entrata in vigore era stata anche elevata qualche sanzione. Episodi gravi, per ora, non ne sono avvenuti: «Solo una persona che ha rotto un’anca scivolando sulla strada. Ma il rischio rimane. Recentemente un musicista famoso ci ha chiesto di poter venire per girare un video, ma abbiamo dovuto dire di no».

Nel 2011 un tratto era stato sistemato, «nella zona dove c’è la vecchia casa cantoniera, oggi bar Canyon, ed è stato creato un punto panoramico – riferisce ancora Bettineschi –. I lavori realizzati dalla Comunità montana facevano parte di un progetto più ampio, che avrebbe dovuto includere anche il tratto successivo dove si formano le cascate di ghiaccio. All’epoca non erano stati reperiti però tutti i fondi necessari». Un progetto poi non più proseguito, rimasto un sogno nel cassetto. «Sarebbe bello un rilancio – riprende Bettineschi –. Ma sono passati anni, il progetto sarebbe da aggiornare».

Ne parla come di un «grande sogno» anche Cristian Zanelli, sindaco di Angolo Terme: «La quasi totalità della strada è sul territorio della Valle di Scalve, attualmente non ci sono progetti né finanziamenti, ma con i Comuni scalvini stiamo costruendo ottimi rapporti. Abbiamo da poco dato forma a un progetto insieme, con la realizzazione della Via Decia, lanciata l’anno del centenario del Gleno».

In sicurezza la galleria Castagneti

Nell’attesa di questo, c’è un progetto che sta già diventando realtà sulla Via Mala, legato alla viabilità: Anas, ente gestore della strada, sta mettendo in sicurezza la galleria Castagneti, l’ultima che incontra chi scende dal Dezzo di Scalve verso Angolo, una delle più vecchie della strada. «Si tratta di lavori iniziati a fine novembre, che dureranno un anno e mezzo – spiega ancora il sindaco di Angolo Terme –. La galleria era in condizioni di sicurezza precarie per infiltrazioni e caduta di calcinacci, da parte degli enti locali c’erano state richieste insistenti».

Per il ripristino dei rivestimenti in calcestruzzo i lavori proseguiranno ancora per mesi e porteranno al ritorno del doppio senso di marcia. «La strada rappresenta uno degli accessi più agevoli alla Valle di Scalve, soprattutto per i pullman turistici, per noi è una bella notizia» conclude Bettineschi.

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