Presolana, con il laghetto «rinasce» lo sci al Passo

DONICO. L’altitudine limitata ha messo a dura prova la stazione. Ora la svolta con il nuovo bacino idrico per sparare più neve: almeno 40 cm su tutte le piste.

È stata una delle prime stazioni sciistiche italiane, con la primissima gara del 1907, poi la nascita dello Sci club Presolana all’inizio degli Anni Trenta e nel 1938 la realizzazione del primo impianto di risalita, la «slittovia Scanapà». E già negli Anni ’70 ha avviato i primi esperimenti di produzione di neve artificiale.

Il Passo della Presolana si è poi configurato sempre più negli anni come «palestra dello sci», luogo prediletto soprattutto dalle famiglie con bambini per i primi passi sugli sci.

L’altitudine limitata a cui si trova – intorno ai 1.300 metri di quota – negli scorsi anni ne ha messo a dura prova la sopravvivenza: nell’inverno 2023-2024 gli impianti di risalita sono rimasti aperti solo in alcuni periodi limitati, mentre a lungo - anche nei mesi di gennaio e febbraio - hanno dovuto alzare bandiera bianca a fronte della carenza di neve e delle alte temperature.

Leggi qui la situazione delle altre stazioni sciistiche bergamasche.

Donico si prepara alla stagione invernale

Ma il Donico si sta preparando alla nuova stagione invernale con una grossa novità, che sarà decisiva per il suo rilancio. Già nell’autunno dello scorso anno sono iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo laghetto artificiale, nella località Donico, vicino alla pista dei bob estivi. Una riserva idrica di circa 15mila metri cubi, che garantirà la possibilità di sparare neve artificiale in quantità di gran lunga superiore rispetto al passato.

«Prima avevamo a disposizione 2.200 metri cubi d’acqua – dice Lorenzo Pasinetti, gestore

«Prima avevamo a disposizione 2.200 metri cubi d’acqua per la neve artificiale. Ora passiamo a 18mila metri cubi»

della stazione sciistica del Passo –. Ora passiamo a 18mila metri cubi: per noi cambia totalmente l’utilizzo dell’impianto di innevamento, ci permetterà di sfruttare a pieno regime quei periodi di temperatura bassa». Se le condizioni climatiche lo permetteranno, l’acqua per fare neve artificiale dunque non mancherà. «Calcolando le superfici, potremo garantire circa 40 centimetri di neve su tutte le piste».

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Il costo dell’intervento ha superato le prospettive iniziali. «Il progetto del 2018 prevedeva una spesa di 830mila euro, poi i costi sono cresciuti e abbiamo superato il milione – spiega ancora Pasinetti –. Abbiamo ricevuto un finanziamento regionale, con un contributo in conto capitale, dal bando H48, che copre circa il 40% della spesa; per il resto, abbiamo investito risorse nostre».

«Utilizzo estivo del laghetto»

La stazione sciistica del Donico si presenta all’avvio della stagione invernale anche con una nuova sala pompe, collegata all’impianto di innevamento. Funzioneranno anche quest’anno la seggiovia quadriposto, le due sciovie e i tappeti del campo scuola. «Ci aspettiamo che la nostra clientela rimanga la solita, prevalentemente i principianti che fanno qui le prime sciate». Per il laghetto, oltre all’utilizzo nel primo inverno, si pensa già anche a sviluppi futuri. «L’obiettivo che abbiamo in mente sin dagli inizi è la destagionalizzazione dell’offerta, con un utilizzo anche estivo».

La zona del Donico già da anni propone per le famiglie anche diverse proposte estive, in primis la pista dei bob estivi, inaugurata già nel 1993. Per il laghetto si prospetta dunque un

La data di apertura dell’inverno non è ancora stata fissata

utilizzo simile al «Pora beach», realizzato al Pian del Termen, proprio dove i Pasinetti hanno operato per anni. Dal 1991 al 2005 la stazione sciistica del Pora è stata infatti completamente di proprietà dei Pasinetti (che in questi anni hanno costruito la baita Termen, le seggiovie Cima Pora, Valzelli e Termen e i primi impianti di innevamento); ancora oggi sono soci di minoranza della Irta, la cui maggioranza è controllata dalla famiglia Radici.

Anche quest’anno, non saranno in vendita stagionali utilizzabili solamente al Passo, bensì l’opzione - ormai storica - dell’accoppiata Presolana - Monte Pora e quella inaugurata lo scorso anno che include Colere. La data di apertura dell’inverno non è ancora stata fissata: «Se le condizioni lo permetteranno, partiamo il prima possibile. Siamo fiduciosi che, grazie anche al nuovo laghetto, potremo rilanciarci».

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