Mondiali di Schilpario, nel dominio norvegese l’Italia c’è

SCI DI FONDO. Davide Negroni, di Clusone, si piazza al sesto posto nella 20 km.

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Finalmente ai mondiali junior di sci di fondo Bergamo-Schilpario 2025 anche l’Italia prova a graffiare. Nella Mass Start da 20 km in classico di mercoledì 5 febbraio, infatti, i nostri alzano la testa e ne piazzano ben sei in top ten.

Il risultato più eclatante è quello maschile dove alle spalle della fantastica medaglia d’argento dell’ossolano Gabriele Matli, troviamo il clusonese Davide Negroni sesto, il friulano Marco Pinzani settimo e il valtellinese Federico Pozzi nono. Ma anche le nostre girls non sono state da meno con le solide prestazioni della piemontese Beatrice Laurent quinta e dell’altoatesina Marit Folie nona. Risultati che aprono una grande porta alla staffetta che domenica 9 febbraio chiuderà la kermesse scalvina.

La gara femminile

Prime a scendere in pista le ragazze con le migliori decise a scatenarsi lungo il severo tracciato da 4 km da ripetere per cinque volte. Fin dalle prime spinte le norvegesi Milla Andreassen e Hanna Sørbye hanno imposto un ritmo elevato scremando il gruppo delle migliori, che nel primo giro si assestava sulle dieci unità per poi dimezzarsi tra il secondo ed il terzo. In compagnia della stoica canadese Alison Mackie e della resiliente francese Annette Coupat, le due «norge» hanno continuato la loro azione mentre dietro la pragelatese Beatrice Laurent e l’altra transalpina Margot Tirloy cercavano di ricucire. Nell’ultima tornata, in vista dello Stadio della Pista degli Abeti, Andreassen ha imposto un ulteriore forcing proprio mentre alla connazionale Sørbye si spezzava un bastoncino, rimpiazzatole poi con grande fair play dai tecnici della squadra tedesca. All’arrivo Andreassen ha festeggiato così in solitaria la medaglia d’oro, mentre Sørbye doveva accontentarsi dell’argento con il bronzo che va alla canadese Alison Mackie. Poi la francese Coupat mentre Beatrice Laurent, rimediando ad una caduta nel primo giro che poteva comprometterne la gara, si regala uno splendido 5° posto sprintando sulla linea con la norvegese Ingeborg Hole.

La gara maschile

Tifo da stadio per la gara maschile con trombe, campanacci e lo sventolio di bandiere di tutto il mondo ad accompagnare gli oltre 80 concorrenti. Pronti via e i quattro moschettieri italiani nelle tornate iniziali si sono avvicendati in testa alla corsa in compagnia degli statuari norvegesi Lars Heggen, Leopold Strand e Filip Skari oltre al tedesco Jakob Elias Moch. È stato nel corso del 4° giro che il vichingo Heggen si è spazientito della compagnia tentando l’attacco decisivo portandosi dietro il solo connazionale Skari, il quale però non ha retto nell’ultima tornata facendosi riprendere dalla muta degli inseguitori. Arrivo in solitaria per Heggen mentre alle sue spalle Gabriele Matli piazzava lo sprint vincente su Strand, Moch e Skari piazzatisi nell’ordine, seguiti a meno di un minuto da Davide Negroni (6°) e Marco Pinzani (7°), mentre in nona posizione arrivava Federico Pozzi.

Il Memorial Barzasi

Al termine della premiazione ufficiale grazie alla quale stiamo imparando a memoria l’inno norvegese, Gabriele Matli e Beatrice Laurent hanno ricevuto, quali migliori azzurri, il Memorial Barzasi direttamente dalle mani di Silvia, figlia del compianto Beppe, la «penna bianca» dello sci di fondo, indimenticato dirigente dello Sci club 13 Clusone e del Comitato Fisi Alpi Centrali.

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