Il sorriso di Michela si spegne a 28 anni
Il sindaco: «Schilpario è sotto choc»

Un malore improvviso non le ha lasciato scampo. Era ricoverata a Brescia, ma le condizioni sembravano in via di miglioramento.

Il suo sorriso, gentile e delicato come i fiori delle composizioni che creava, si è spento ieri: Michela Giudici, 28 anni di Schilpario, se n’è andata a causa di un malore improvviso che non le ha lasciato scampo. Da una decina di giorni era ricoverata agli Spedali Civili di Brescia, a causa di uno scompenso cardiaco e, proprio quando la sua situazione clinica sembrava in via di miglioramento, il tracollo.

Creativa, generosa, gentile e riservata, da tre anni gestiva la propria attività nel centro del Comune scalvino, dedicandosi alla realizzazione di oggettistica e alle composizioni di fiori. «Da un anno - racconta Andrea Giudici, uno zio - aveva scoperto di soffrire di una malattia autoimmune. Stava seguendo però la cura che le era stata prescritta e sembrava stare abbastanza bene. Poi dieci giorni fa, improvvisamente, ha avuto uno scompenso cardiaco ed è stata ricoverata d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia». La situazione da subito era sembrata seria, ma negli ultimi giorni all’ospedale segnalavano leggeri miglioramenti delle sue condizioni. «Tanto che - continua lo zio Andrea - sabato sembrava iniziassero a staccare la macchina che, fino a quel momento, l’aveva aiutata.

Ma nella notte è sopraggiunto un nuovo scompenso cardiaco che ha fatto precipitare di nuovo la situazione. La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi: la nostra Michela ha donato le cornee». La ventottenne era molto conosciuta a Schilpario, dove gestiva un piccolo negozio proprio in centro al paese, che aveva chiamato «Petali e pensieri»: edicola e spaccio di fiori, ma anche bottega delle piccole creazioni che lei stessa confezionava. «Tre anni fa aveva rilevato il negozio in centro al paese – dice lo zio –: un’edicola, ma anche uno spazio dove lavorare alle sue creazioni; oltre alle composizioni con i fiori realizzava anche degli oggetti con le cere e il sapone. Era felice. Era molto attiva in paese, in oratorio e con il gruppo giovani. Credo di poter dire che faceva più per gli altri che per se stessa».

Una ragazza tanto generosa quanto riservata: la sua morte ha sconvolto l’intera comunità. «La perdita di Michela ha lasciato molto dolore e sgomento nella nostra comunità – dice il sindaco, Marco Pizio –. Una ragazza giovane, bella, intraprendente, sempre disponibile nel volontariato. Una cosa di questo tipo si fa proprio fatica ad accettare. Michela era molto creativa e aveva avviato un negozio di oggettistica e fiori. Memorabile la manifestazione legata alla transumanza che aveva organizzato con un gruppo di amiche, oppure anche le Inverniadi, o tante altre iniziative. Schilpario si stringe alla famiglia, anch’essa presente in ogni associazione, come la Croce Rossa, lo Sci Club e l’oratorio. Un pensiero anche al fratello Luca, che nei prossimi giorni aveva programmato le selezioni per diventare maestro di sci». Michela lascia la mamma Emma, il papà Gianroberto, il fratello Luca, la nonna Giovanna, gli zii e i cugini. La salma è stata composta nella chiesa della Madonna, all’interno della chiesa parrocchiale di Schilpario. Il funerale verrà celebrato domani alle 15.

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