Dopo 12 anni senza nuovi nati, Giulia porta la gioia a Teveno di Vilminore

FIOCCO ROSA. La piccola è nata il 14 novembre e nel borgo di 60 residenti le campane hanno suonato per 15 minuti di fila. I genitori Fabio e Kati: «Ci sono delle difficoltà, ma mai pensato di spostarci».

Quando il 14 novembre scorso Giulia Arrigoni è venuta alla luce, le campane della chiesa di Teveno sono suonate a festa per un quarto d’ora senza pausa. La piccola frazione del Comune di Vilminore di Scalve – un pugno di case con una vista mozzafiato sulla Presolana – non vedeva la gioia di una nuova nascita da dodici anni. Ed era inevitabile che la neonata bimba di Fabio Arrigoni e Katalin Jakabfi venisse accolta come una festa di tutta la comunità.

La piccola comunità

Sessanta residenti, «ma gli abitanti effettivi sono anche meno perché qualcuno è andato via ad abitare, anche se non ha spostato la residenza», fanno notare in paese. Un negozio di alimentari, che nel periodo invernale rimane aperto solo al mattino, e un bar-ristorante, che sfrutta la posizione della frazione sulla strada che collega Colere e Vilminore per intercettare turisti ed escursionisti, sono i baluardi della resistenza di Teveno. Solo uno dei genitori della piccola Giulia è nativo di questo borgo, perché la mamma, invece, arriva da molto lontano.

«Sono di origine romena e ungherese – inizia a raccontare Katalin, per tutti Kati –. Sono arrivata in Italia nel luglio 2014, inizialmente vivevo in Sicilia con mio fratello, ma dopo pochi mesi mi sono trasferita in Valle di Scalve». Kati, che oggi ha 35 anni, ha avuto una prima relazione con un compagno, con il quale ha avuto la sua primogenita, che oggi ha nove anni. Lavorava in un laboratorio di cablaggi elettrici in valle. Poi la fine della relazione e un periodo non facile. «Sono stata in affitto in un appartamento della parrocchia nella frazione in cui vivo anche adesso, Teveno; ero sola con la mia bimba piccola – riprende a raccontare –. Ho conosciuto Fabio, il mio attuale compagno, sette anni fa. Avevo bisogno di spostare la stufa nell’appartamento: mi hanno consigliato di chiedere a lui e un suo amico e così ci siamo conosciuti».

Amore a prima vista

Ma tra i due non è stato amore a prima vista. «Lui mi ha detto subito che mi aveva già vista in paese ma gli sembravo poco simpatica perché non salutavo mai nessuno – sorride Kati –. Io stavo semplicemente sulle mie, perché quando sono arrivata qui non conoscevo nessuno».

«Ci piace andare in montagna, d’estate non si soffre il caldo, crediamo sia un bel posto anche per crescere un figlio piccolo»

Con il passare del tempo le cose sono cambiate. «Dopo poco tempo qui a Teveno ho conosciuto tutti e ho trovato presto tante persone disponibili a darci una mano: siamo una bella comunità». Kati e Fabio (39 anni, tornitore in una ditta che ha sede sempre in valle di Scalve) nel frattempo iniziano a frequentarsi, tre anni fa vanno a vivere insieme e nel 2024 danno alla luce Giulia. «Ci piace tantissimo il posto in cui viviamo. Non abbiamo mai valutato di spostarci, né mai lo faremo – afferma con convinzione Kati –. Il mio compagno, che è nato e cresciuto qui, va in difficoltà anche solo quando andiamo a fare la spesa in Valle Camonica e troviamo qualche semaforo». I pregi della vita quassù vengono trovati presto: «Ci piace andare in montagna, d’estate non si soffre il caldo, crediamo sia un bel posto anche per crescere un figlio piccolo».

Ma anche le difficoltà non sono difficili da intuire. «Non abbiamo tutti i servizi a portata di mano: fatta eccezione per il bar e il negozio, qui non c’è nulla. Per andare in banca, in posta o dal medico bisogna muoversi con la macchina. Sia il pediatra sia il medico di base, per fortuna, a Vilminore ci sono, ma per l’ospedale dobbiamo arrivare a Esine, dove è nata Giulia: sono quaranta minuti di strada in macchina, ma ce la facciamo».

L’aiuto dei nonni e parenti

La figlia di Kati e Fabio è nata con un taglio cesareo programmato. «È stata una gravidanza a rischio, infatti sono stata in maternità anticipata già da fine maggio – riprende la neo mamma –. Adesso però stiamo bene entrambe. Abbiamo vicino i nonni paterni che ci aiutano con la bambina, in altre frazioni del paese anche gli zii».

Il sindaco: «La nascita di Giulia è stata una bella notizia per tutti. Nel 2024 abbiamo avuto dieci nati in paese. I numeri in questi anni, per fortuna, sono abbastanza stabili: manteniamo delle buone nascite, a testimonianza del fatto che siamo un Comune che attrae coppie giovani»

Non nascevano bambini dal 2012

L’ultimo fiocco azzurro di Teveno risaliva al 2012, quando nacque Patrick Bonicelli; per una bimba bisogna andare ancora più indietro, al 1999, quando era nata Mara Morzenti, vicina di casa della famiglia Arrigoni. «La nascita di Giulia è stata una bella notizia per tutti – commenta il sindaco di Vilminore, Pietro Orrù –. Nel 2024 abbiamo avuto dieci nati in paese. I numeri in questi anni, per fortuna, sono abbastanza stabili: manteniamo delle buone nascite, a testimonianza del fatto che siamo un Comune che attrae coppie giovani. Ma ovviamente nelle frazioni le nascite sono inferiori». La piccola Teveno era il borgo di Vilminore in cui un nuovo nato mancava da più tempo. E lo scampanìo del 14 novembre scorso ha espresso l’attesa tramutata in gioia di tutti i sessanta residenti.

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