Comprensorio Lizzola-Colere, arriva la bocciatura di Legambiente

IL PROGETTO. L’associazione contro il collegamento tra le stazioni sciistiche: «Progetto già tramontato». Riccardi replica: «Da loro solo critiche, mai proposte».

Sventola la bandiera nera sul progetto di collegamento delle stazioni sciistiche di Colere e Lizzola. Il rilancio dell’idea – un progetto di cui si parla da anni, ma ora riproposto da Rs Impianti, la società che lo scorso anno ha rinnovato completamente la stazione di Colere – ha portato Legambiente ad esprimere una forte presa di posizione contraria. Sabato a Chiavenna sono state presentate le nuove «Bandiere verdi» di Legambiente, che premiano progetti all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione. Assegnate anche dieci nuove «bandiere nere» («Segni di un passatismo irremovibile, incapace di riconoscere le valenze ambientali»), di cui una in Lombardia, appunto Colere. Tra i progetti stigmatizzati la Legambiente ci sono quelli legati all’industria dello sci nell’era del riscaldamento climatico e quelli di natura trasportistica e viabilistica. Del collegamento di Colere e Lizzola si parla come di «un progetto già tramontato per problemi finanziari e ambientali, ora inopinatamente riproposto, nonostante gran parte delle infrastrutture siano a quote ormai fuori precipitazioni nevose».

Il progetto

Lo scorso 5 marzo Rs Impianti ha annunciato l’opzione di acquisto di parte degli asset della cooperativa Nuova Lizzola, per consentire alla stazione di Lizzola di partecipare ai bandi ministeriali per il rifacimento della stazione (in particolare la realizzazione di una cabinovia che sostituirà le seggiovie biposto Cavandola e Rambasì) ma anche per realizzare il collegamento tra le due stazioni. Un tunnel sotto il Pizzo di Petto, che colleghi la Val Conchetta (sul versante scalvino) con la Val Sedornia (sul versante seriano), è l’idea lanciata, o meglio rilanciata, dato che del progetto si parla dagli Anni Novanta, con la costituzione della società Berghem Ski, i tavoli, gli accordi, e le lungaggini burocratiche che non hanno mai permesso al progetto di decollare, soprattutto sul piano della copertura finanziaria. La realizzazione del collegamento porterebbe alla nascita di un comprensorio con 50 chilometri di piste, e Rs Impianti si è spinta ad indicare in due anni i tempi per il completamento dell’operazione.

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Il commento dei sindaci

Rs Impianti, nella giornata di ieri, non ha commentato la posizione di Legambiente. Così anche la cooperativa Nuova Lizzola, attuale gestore degli impianti del Comune seriano, che sin da subito ha manifestato sostegno all’operazione. La sindaca di Valbondione Romina Riccardi ribadisce invece il suo sostegno al progetto. «Appena insediata ricordo la “battaglia” di Legambiente contro l’uso dell’elicottero per voli turistici e anche allora chiesi loro di proporre alternative alle nostre iniziative atte alla sopravvivenza in montagna – dice –. Oggi ci risiamo: niente proposte, solo critiche. Appaiono ormai scontati e prevedibili, congelati nelle idee, paralizzati nelle azioni e blindati da mezzi come la bandiera che usano come strumento di antagonismo anziché di cooperazione».

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Il sindaco di Colere Gabriele Bettineschi, come già in occasione del lancio del progetto, si mantiene prudente: «Mi sembra una presa di posizione prematura - spiega –. Daremo giudizi quando avremo in mano elementi sufficienti per sapere in maniera definitiva di cosa stiamo parlando». Ancora nessun progetto, infatti, è stato presentato agli enti locali. «La questione è complessa, sono coinvolte due Comunità Montane e diversi Comuni: dare giudizi ora su un progetto di cui non si conoscono ancora i dettagli è affrettato, soprattutto se i giudizi sono negativi: non si può dire di no a prescindere».

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