Collegamento Colere-Lizzola, arriva l’altolà del Cai. Zanni: «Investimento per il futuro»

IL DIBATTITO. La sezione provinciale del Club Alpino Italiano dà un parere negativo al progetto del comprensorio. Il presidente della società Valle Decia, che controlla Rs Impianti e porta avanti il progetto : «Un investimento per il futuro delle comunità. Siamo pronti a dialogare».

Dopo la presa di posizione della sottosezione della Valle di Scalve - che a inizio anno ha dichiarato la propria contrarietà - anche la sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano pronuncia il proprio altolà al progetto del comprensorio che collegherebbe le stazioni sciistiche di Lizzola e Colere.

Ad animare il dibattito tra favorevoli e contrari - che ha assunto anche toni forti di polemica - è ora la sezione centrale del Cai, supportata dalla condivisione di tutte le sottosezioni che fanno riferimento a Bergamo (fatta eccezione per quella della Valgandino). E anche in questo caso, come già aveva fatto il gruppo della valle, la voce del Cai è quella di un no al progetto. L’associazione però pare non chiudere completamente la porta, certamente invita a un deciso cambio di passo. Il Cai rileva «una serie di forti criticità presenti nel progetto del comprensorio Colere-Lizzola, che inducono ad esprimere un parere complessivamente negativo».

Risponde Carlo Zanni, il presidente della società Valle Decia, che controlla Rs Impianti e porta avanti il progetto da 70 milioni di euro : «Un investimento per il futuro delle comunità. Siamo pronti a dialogare»

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