Chignolo d’Oneta ancora isolata. Azzone, strade dissestate: «Scoperti i sottoservizi»

MALTEMPO. In Val del Riso la strada resta chiusa. Nel paese scalvino ancora fuori casa i due residenti sfollati.

«Com’è la situazione? Non bella, purtroppo. Stiamo monitorando i vari fronti, che sono tanti». Spiega così quanto sta accadendo sul suo territorio comunale, quello di Azzone, la sindaca Mirella Cotti Cometti. Il piccolo centro scalvino e le sue località è stato infatti investito l’altra notte dall’ondata di maltempo.

Due persone sono state evacuate per motivi di sicurezza e ora si trovano a casa di parenti che li hanno ospitati. Perché possano tornare nella loro abitazione, che era stata evacuata durante l’ondata di maltempo, serviranno ancora alcuni giorni.

A Chignolo strada ancora chiusa

Anche Oneta fa la conta dei danni del maltempo. Il versante di terra che divide i due tratti del grande tornante, situato poco prima dell’arrivo a Chignolo d’Oneta, resta lì come una ferita aperta. La terra che nelle ore precedenti aveva travolto la strada sottostante - ma anche l’area esterna a due abitazioni e un’auto che si trovava lì in sosta - è stata tutta rimossa già entro la mattinata di sabato.

Gorno, dopo la frana restano isolati gli abitanti di Chignolo d'Oneta. Video di BergamoTv

Ma la risoluzione della problematica aperta dalla frana che nella notte tra giovedì e venerdì ha messo paura alla Val del Riso rimane ancora lontana: la strada che dalla contrada Riso (nel territorio di Gorno) sale per circa quattro chilometri sino a Chignolo (frazione divisa a metà tra i due Comuni della valle, Gorno e Oneta) resta chiusa e tale lo sarà ancora per alcuni giorni.«È stato rimosso già entro sabato mattina il grosso del materiale franato - informa Angelo Dallagrassa, sindaco di Oneta -. Ma la strada non è ancora agibile: bisogna mettere in sicurezza il tratto soprastante, dove la strada è ceduta». I residenti della frazione - un centinaio circa - nell’impossibilità di spostarsi con la propria auto si stanno organizzando come possono.

Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo del 29 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA