Addio Mafalda, una vita accanto a monsignor Spada

IL LUTTO. Una vita intera trascorsa accanto a monsignor Andrea Spada. Al punto da condividerne dei tratti profondi di stile: quella generosità, discreta e delicata, che ha segnato tutta la sua vita. Mafalda Maj, nipote dello storico direttore de «L’Eco di Bergamo», si è spenta mercoledì 29 maggio, all’età di 84 anni. Da alcuni giorni era ricoverata all’hospice San Giuseppe di Gorlago, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute.

Gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili, dagli scompensi cardiaci alla rottura del femore. Pur avendo origini scalvine e conservando un forte legame affettivo con la «sua» Schilpario, Mafalda da anni viveva a Bergamo.

Figlia di una sorella di monsignor Spada, Giovanna, Mafalda lascia due figli, Monica e Andrea Spolti (quest’ultimo ha esercitato per alcuni anni la professione di giornalista proprio nel nostro giornale, prima di lasciarla per scegliere di dedicarsi alla carriera di musicista) con le rispettive famiglie, oltre alla sorella Lina. Quest’ultima, classe 1939, che da tempo vive in Liguria, è l’ultima tra i nipoti di monsignor Spada ancora in vita.«Mafalda era una persona di una delicatezza incredibile, davvero squisita – ricorda Marì Battaglia, amica da tempo della famiglia –. Mostrava sempre una grande bontà, era molto attenta anche nel parlare».

Dopo aver studiato per diventare maestra d’asilo, Mafalda ha lasciato presto il lavoro per dedicarsi interamente alla famiglia. In particolare, ha seguito lo zio, direttore responsabile de «L’Eco di Bergamo» per 51 anni, in tutta la sua vita, «fino alla fine, ha passato una vita intera con lui, al suo servizio», ricorda ancora Marì Battaglia. Per alcuni anni Mafalda, insieme ad altri famigliari, ha vissuto al quinto piano di palazzo Rezzara, sede della redazione del giornale, per occuparsi da vicino dello zio, morto il 1° dicembre 2004, all’età di 96 anni. Insieme a lui, ma anche negli anni più recenti, in sua assenza, trascorreva anche lunghi periodi estivi nella casa di famiglia a Schilpario. Una vicinanza che era diventata anche condivisione dello stile. «Mafalda era proprio come monsignor Spada: erano la generosità in persona», aggiunge ancora Marì.

I funerali sabato

La sua salma è composta nell’abitazione di famiglia, in via Angelo Mai 22 a Bergamo. I funerali saranno celebrati invece a Schilpario, nella chiesa parrocchiale, sabato alle 10,30. La sua salma sarà poi sepolta nel cimitero del paese scalvino, che ha sempre conservato un posto d’onore nel cuore della famiglia Spada.

Il cordoglio della Val di Scalve

La notizia del suo decesso ha destato grande cordoglio nella comunità scalvina, dove Mafalda, al pari degli altri nipoti di monsignor Andrea Spada, era una persona molto apprezzata. «A Schilpario Mafalda è stata sempre ben ricordata da tutti – ricorda Simone Piantoni, anch’egli amico di monsignor Spada –. Una donna molto educata, che non diceva mai una parola fuori posto».

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