Va nella sua casa in Sardegna e si ritrova una stanza in meno: due indagati

L’INDAGINE. La brutta sorpresa per un bergamasco arrivato per le ferie a Porto Rotondo: muro spostato di quattro metri e camera «rubata». Ora ci sono due indagati.

L’oggetto del contendere è una stanza all’interno di un appartamento del residence «Gli Asfodeli» di Porto Rotondo, in Sardegna, «annessa» ad un appartamento vicino all’insaputa del proprietario bergamasco. La camera di pochi metri quadri ha portato alla denuncia di due persone, una donna di Roma e un uomo di Marino, che sono finiti nel registro degli indagati dalla Procura di Tempio Pausania.

La denuncia era stata fatta dal proprietario della casa, Fabiano Corti, impiegato dell’Università di Bergamo e residente ad Albano Sant’Alessandro, che era arrivato con la famiglia e i figli nella località turistica della costa olbiese a fine luglio e si era ritrovato davanti una scena surreale con l’appartamento in disordine e un nuovo muro divisorio che di fatto lo privava di un pezzo di una camera da letto.

L’uomo aveva avvisato le forze dell’ordine e spiegato che durante il periodo invernale la casa e l’intero residence erano praticamente deserte e che quindi i lavori potevano esser stati fatti proprio in quel periodo di sua assenza.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa giovedì 3 agosto, se in un primo momento la coppia di vicini di casa era stata accusata di essersi appropriata in maniera impropria della stanza mesi fa, passando da un terrazzino, sfondando i muri divisori a colpi di mazza e ricostruendone un altro quattro metri più avanti, dopo le indagini portate avanti dai Carabinieri della stazione di Olbia le accuse adesso sarebbero cambiate. La coppia di indagati, riporta ancora l’Ansa citando atti che la Procura tempiese ha recapitato all’avvocato difensore Alberto Sechi, avrebbe agito con l’idea di «riprendersi» la stanza sostenendo che nelle planimetrie dell’appartamento sarebbe indicata come di loro proprietà. In sostanza, evitando di intentare una causa, si sarebbero fatti «giustizia» da soli. Adesso agli indagati sono contestati i danni fatti all’appartamento dal quale hanno inglobato nel loro una camera senza avvisare gli interessati e sono accusati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, violazione di domicilio e danneggiamento.

«La camera non è mai stata del vicino»

«La camera è stata sempre nostra, fin dall’acquisto – precisa Fabiano Corti tramite un amico legale che lo sta consigliando – nell’assoluta condivisione da parte dei vicini che mai hanno contestato alcunché. Noi abbiamo estratto gli atti dall’archivio notarile, dal catasto, abbiamo preso tutte le mappe e la situazione nelle mappe era leggermente diversa da quella che è sempre stata, ma assolutamente la camera non era del vicino. Non c’è mai stata nessuna contestazione tra le parti. A quanto ci risulta le indagini sono ancora in corso, noi non abbiamo ricevuto un avviso di conclusione o altro».

Leggi anche

© RIPRODUZIONE RISERVATA