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Cronaca / Valle Cavallina
Lunedì 17 Febbraio 2025
Uniti nel momento più buio, il papà incontra la vedova
IL CORDOGLIO. Siro Longaretti ha fatto visita alla moglie di Bel Gassem. Hanno perso il primogenito e il marito, stretti in un unico grande dolore.
Sono due famiglie abbracciate nel dolore quella di Leonardo Longaretti e di Bel Gassem Jandaoui, entrambi di Gorlago, i cui destini si sono intrecciati tragicamente . Nella mattinata di domenica 16 febbraio c’è stato un incontro commovente nell’abitazione di via Cimitero, residenza che il 56enne marocchino condivideva con sua moglie Najat.
L’incontro
È stato il papà di Leonardo, Siro Longaretti, vice sindaco a Gorlago, a fare il primo passo: un’apertura per andare oltre il proprio dolore individuale e dare un segno di vicinanza alla seconda famiglia colpita dal dramma. Longaretti ha espresso il suo cordoglio ai famigliari di Bel Gassem, guardandoli negli occhi. Non un messaggio scritto, ma un confronto diretto. Non è andato da solo. Insieme a lui c’erano il fratello e la figlia.
«In questo momento di dolore ho voluto esprimere le mie condoglianze alla famiglia dell’altra vittima dell’incidente», spiega Siro Longaretti. Poche parole, pronunciate con gesti spontanei. Un abbraccio ideale lega ora le due famiglie. A Siro Longaretti quel pauroso schianto ha strappato il primogenito: Leonardo aveva solo 24 anni, era il figlio che tutti i genitori vorrebbero, abile nello studio, brillante e responsabile nel modo di vivere la propria gioventù. Stava progettando le fondamenta del suo futuro lavorativo, la sua vita.
Si sono tese la mano. La moglie del 56enne marocchino ha accolto il vice sindaco e i suoi famigliari all’ingresso dell’abitazione
A Najat quel terribile incidente ha portato via il compagno di una vita intera. L’uomo con cui aveva costruito il proprio nido, la propria dimensione familiare. Sono due famiglie trafitte dal dolore, si sono unite e messe all’ascolto del dolore altrui. Si sono tese la mano. La moglie del 56enne marocchino ha accolto il vice sindaco e i suoi famigliari all’ingresso dell’abitazione.
Un padre e una moglie stretti nel dolore
Un incontro durato alcuni minuti. Nella stanza c’erano tanti connazionali di Najat, soprattutto donne di tutte le età e di tanti paesi della provincia che l’hanno accompagnata a questo confronto commovente con l’altra famiglia. Dopo l’incontro con il papà di Leonardo, la vedova di Bel Gassem ha detto con la voce rotta dal pianto che tratteneva a fatica: «Anche se abitiamo vicini non conoscevo questa famiglia, mio figlio in passato ha frequentato lezioni di judo con Leonardo qui nella palestra di Gorlago. Avevano più o meno la stessa età». Leonardo aveva 24 anni, Ayoub 26. Najat ora è vedova ma è una mamma. Leonardo avrebbe potuto essere suo figlio per l’età. In quell’incontro con il genitore dell’altra vittima, la donna ha abbracciato il dolore di un padre che ha perso suo figlio.
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