Cronaca / Valle Cavallina
Sabato 02 Dicembre 2023
Una via dedicata a Bosatelli, il cavaliere che guardava oltre le stelle
CENATE SOTTO. La strada che porta allo stabilimento Gewiss è stata intitolata al fondatore. Il sindaco: così la comunità esprime un sincero grazie al suo più illustre concittadino.
«Oggi con l’intitolazione della via al Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli, la comunità di Cenate Sotto vuole dire un doveroso e sincero grazie al suo più illustre concittadino, legando così, per sempre, la sua figura a quella dell’area produttiva del paese, in modo da farla diventare testimonianza viva ed esempio per le future generazioni». Con queste parole Thomas Algeri, sindaco di Cenate Sotto, ha scoperto sabato 2 dicembre la targa della nuova via intitolata a Domenico Bosatelli, all’ingresso dell’azienda Gewiss. «Quest’insegna - ha affermato il sindaco - sarà simbolicamente come un faro che da lassù, oltre quelle stelle care al Cavaliere, continuerà a dare luce alla sua famiglia, all’azienda ed alla sua comunità». Il cavaliere del lavoro Domenico Bosatelli, nato ad Alzano Lombardo il 3 dicembre 1933, fondò la ditta Gewiss nel 1970, trasformandola da una piccola azienda a multinazionale nell’ambito degli impianti elettrici.
Cenate Sotto, intitolata una via al cavalier Bosatelli
Nella mattinata di sabato 2 dicembre nei pressi dell’headquarter della Gewiss.
Da ditta a multinazionale
«Gewiss arriva qui, a Cenate Sotto, attorno al 1990 – spiega il sindaco - la forte necessità di espansione dell’azienda porta alla realizzazione di una nuova sede principale con la parte direzionale, uffici e area produttiva. Prima il nostro un paesino rurale piuttosto chiuso. L’arrivo di Gewiss ha portato non solo tanto lavoro in questa zona, ma anche una nuova mentalità». Bosatelli e la sua azienda hanno fatto crescere il paese portando nuovi abitanti e un benessere diretto ed indotto. L’attenzione del cavaliere al territorio è sempre stata alta, anche in ambito sociale come testimoniato dalla costruzione del nuovo oratorio. Dal lavoro al volontariato, aveva una visione strategica in tutti gli ambiti della sua vita. La determinazione di Bosatelli emerge anche nel suo libro «Oltre le stelle», pubblicato 4 anni fa, dove il cavaliere indirizza il suo messaggio, in particolare ai giovani, ossia la forza e la volontà di andare oltre, superando limiti e insicurezze e insegnando che l’onestà, alla fine, paga sempre.
Esempio per i giovani
«Desidero ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale di Cenate Sotto per aver voluto intitolare la via in cui ha sede la Gewiss con il nome del suo fondatore – ha affermato Giovanna Bosatelli, vedova del cavaliere - mi auguro che la sua vita e le sue opere siano un esempio per le giovani generazioni a darsi da fare per il progresso, senza dimenticare aspetti come solidarietà ed inclusione, ricercando con curiosità la bellezza, coltivando la passione del benessere comune e ponendosi un obiettivo oltre le stelle».
«Un segno indelebile»
«Oggi per me e la mia famiglia è un momento molto particolare - ha osservato il presidente di Gewiss Fabio Bosatelli - Questo segno che l’amministrazione comunale di Cenate Sotto ha voluto dedicare a mio padre è indelebile ed è per noi un forte orgoglio. La scelta di intitolare una via risulta essere un’ulteriore maniera per indicare la volontà di cercare una strada, un percorso che vada, come diceva sempre lui, oltre le stelle».
L’omaggio di alpini e istituzioni
Alla cerimonia erano presenti gli alpini, in cui Bosatelli ha prestato servizio ed i sindaci dei paesi legati a Gewiss: Danny Benedetti, sindaco di Trescore, Claudia Colleoni, sindaca di Cenate Sopra, Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lombardo, l’assessore Francesco Valesini in rappresentanza del sindaco Giorgio Gori del Comune di Bergamo ed Angelo Orlando, sindaco di Calcinate, oltre alla Regione e alla Provincia nelle figure del consigliere regionale Roberto Anelli e di Fabio Ferrari, consigliere provinciale. Inoltre erano presenti la dirigenza Gewiss, Alex Savoldi, comandante della stazione dei carabinieri di Trescore e don Giacomo Invernizzi, parroco di Cenate Sotto che ha benedetto la nuova via.
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