Una notte sulla provinciale 76 per salvare i bufo bufo - Il video

LAGO D’ENDINE. Sono 512 i rospi morti lungo la strada ma i volontari ne hanno portati in salvo quasi diecimila. Il reportage di Daniele Foffa.

Sul lago d’Endine la campagna di salvataggio dei rospi Bufo Bufo è ormai entrata nel vivo. Dal 28 febbraio le Guardie ecologiche volontarie (Gev), i tecnici della Comunità montana dei laghi bergamaschi e gli esperti di altri enti e associazioni stanno battendo a tappeto i due lati della strada provinciale 76. A dare loro una mano, dal 4 marzo, ci sono anche i cosiddetti volontari «civili», cioè semplici cittadini che hanno risposto alla chiamata degli organizzatori della campagna. Equipaggiate con stivali, giubbotti catarifrangenti, luci, guanti e secchi, le squadre di soccorso partono ogni sera da località San Felice e perlustrano tre settori di strada nel territorio di Endine Gaiano. Il loro compito è semplice ma decisivo: trasportare i rospi da una parte dall’altra della provinciale. Allo stesso tempo i volontari sono incaricati di contare uno ad uno, distinguendo per sesso e specie, le migliaia di Bufo Bufo e altri anfibi impegnati nella migrazione annuale verso l’acqua.

I dati raccolti fin qui dicono che il lavoro non manca. Stando all’ultimo aggiornamento, risalente a mercoledì (6 marzo), i Bufo Bufo salvati in discesa verso il lago ammontano 7171, di cui 2295 femmine e 4876 maschi; mentre quelli salvati in risalita verso i boschi sono 4339, di cui 2685 femmine e 1714 maschi. Nella sola serata di ieri (6 marzo), a cui hanno partecipato 14 «civili», un volontario dell’antincendio boschivo e 4 Gev (2 della Provincia di Bergamo, una della Comunità montana della Val Seriana e una del Parco dell’Adamello), i salvataggi sono stati invece 727 verso il lago e 859 verso il monte, a cui vanno aggiunti quelli di tre rane di Lataste, di cui una in discesa.

A tali numeri fa da contraltare quello dei rospi ritrovati senza vita lungo il percorso: 512, 248 femmine e 264 maschi. È per evitare che il numero delle perdite cresca ancora - e per tutelare gli operatori attivi sul posto - che il coordinatore della campagna, il tecnico della Comunità montana dei laghi bergamaschi Luca Valetti, ha lanciato un appello ad automobilisti e viaggiatori: «La cosa migliore sarebbe non percorrere la provinciale negli orari d’intervento, cioè la sera a partire dalle 19. In alternativa, l’invito è quello di moderare la velocità e di prestare la massima attenzione lungo la strada».

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