Cronaca / Valle Cavallina
Lunedì 03 Marzo 2025
Truffe ad Albano e a Milano, scoperta a Capriate la base per la refurtiva
L’INDAGINE. I carabinieri di Bergamo hanno scoperto gli autori di diverse truffe ai danni di donne anziane. Arrestata una ventenne, sequestrati a Capriate 1,4 kg di gioielli rubati.
Ancora controlli contro le truffe ai danni degli anziani. L’ultima operazione dei carabinieri di Bergamo ha portato all’arresto di una giovane donna, al recupero della refurtiva di diverse truffe e alla denuncia per ricettazione di un trentenne pregiudicato.
Il 18 febbraio scorso è stata avviata un’indagine a seguito della denuncia di un’anziana signora di 82 anni, residente ad Albano Sant’Alessandro, raggirata con la tecnica ormai tristemente nota del «finto avvocato»: la vittima era stata contattata telefonicamente da un uomo che, spacciandosi per un avvocato, le aveva raccontato di un presunto incidente stradale in cui sarebbe stato implicato il figlio.
Truffati 10 mila euro ad Albano Sant’Alessandro
Per evitare problemi giudiziari al figlio, l’anziana era stata convinta a consegnare denaro e tutti i gioielli che aveva in casa, per un valore complessivo stimato in circa 10 mila euro, a un complice del finto avvocato, che al momento giusto si era presentato alla sua porta a farsi consegnare l’intero bottino.
A Milano individuata l’auto: un altro colpo ai danni di una seconda anziana
Il successivo 19 febbraio, attraverso un’attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio, i carabinieri sono riusciti ad individuare l’auto utilizzata dai truffatori il giorno precedente, a localizzarla e successivamente a seguirne i movimenti fino a Milano, dove la sera stessa l’autovettura era stata fermata dai militari con a bordo una ventenne residente a Napoli, già nota alle forze di polizia per reati analoghi. La giovane, unitamente ad un complice, poco prima, aveva messo a segno un altro colpo in via Solari con una tecnica molto simile, ma in questo caso il telefonista aveva finto di essere un generale dei Carabinieri, riuscendo a ingannare la vittima, una signora di 68 anni e a sottrarle monili in oro per un valore stimato di oltre diecimila euro.
In fuga il complice
Al momento dell’intervento dei carabinieri il complice della ragazza, che si era appena recato presso l’abitazione della vittima a prendere il bottino, era riuscito a darsi alla fuga, ma era stato costretto ad abbandonare la refurtiva, che era stata recuperata dai militari. Attualmente il fuggitivo è ancora attivamente ricercato, mentre i beni recuperati sono stati restituiti alla legittima proprietaria.
La giovane, dopo l’arresto, è stata processata per direttissima a Milano il 20 febbraio scorso per la truffa di via Solari, al termine della quale è stata rilasciata senza provvedimenti. Contestualmente è stata denunciata dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Bergamo, che sta coordinando l’attività investigativa, in quanto sospettata di aver partecipato alla truffa commessa ad Albano Sant’Alessandro il 18 febbraio scorso. I militari stanno verificando il suo possibile coinvolgimento in altre truffe rilevate in Bergamasca.
Base per la refurtiva scoperta a Capriate
Ricostruendo i movimenti dell’autovettura della donna, le indagini hanno condotto i carabinieri ad un ulteriore importante sviluppo: infatti i militari, quello stesso giorno, hanno poi individuato un appartamento a Capriate San Gervasio, utilizzato come deposito della refurtiva dalla coppia indagata. All’interno dell’appartamento, a seguito di una perquisizione, gli investigatori hanno recuperato e sequestrato 1,4 kg di gioielli, suddivisi in otto buste, ognuna verosimilmente corrispondente a una truffa andata a segno.
A custodire la refurtiva un 31enne originario di Napoli, che stava scontando gli arresti domiciliari in quell’appartamento per reati legati allo spaccio di droga. L’uomo è stato denunciato per ricettazione. I carabinieri, sotto il coordinamento della Procura di Bergamo, stanno ora ricostruendo il quadro completo delle truffe, confrontando le denunce ricevute negli ultimi giorni dai diversi comandi dell’Arma per risalire ai legittimi proprietari, tra i quali la signora di Albano Sant’Alessandro, dalla quale è partita questa indagine lampo.
Come difendersi dalle truffe
Le truffe ai danni degli anziani avvengono spesso attraverso telefonate da parte di falsi avvocati o appartenenti alle Forze dell’Ordine. Il copione è sempre lo stesso: un parente sarebbe rimasto coinvolto in un grave incidente e servirebbe una somma di denaro per evitare conseguenze legali o per coprire spese mediche urgenti. Poco dopo, un complice si presenta a casa della vittima per ritirare i soldi o i gioielli.
Consigli utili contro le truffe
Ecco alcuni consigli utili per evitare di cadere in questi raggiri:
• diffidate delle apparenze e non aprite la porta agli sconosciuti
• non fidatevi di tesserini di riconoscimento mostrati velocemente: potrebbero essere falsi
• ricordate che le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro per assistenza
• non date confidenza al telefono e verificate sempre con un familiare la veridicità di richieste di denaro
• diffidate da chi, fingendosi la banca o le Forze dell’Ordine, richiede il trasferimento del vostro denaro su conti più sicuri
• se sospettate di essere vittime di una truffa, chiamare immediatamente il 112
• se avete dei parenti anziani che vivono da soli cercate di sensibilizzarli sull’argomento.
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